top of page
Progetto senza titolo-31.png

Maxi rogo Cinecittà, i soccorritori rimasti feriti sono in pericolo di vita

Redazione La Capitale

Il capo della protezione civile ha espresso la sua vicinanza e gratitudine a quattro operatori rimasti gravemente feriti durante l'incendio di ieri. Il presidente della regione Lazio Rocca, si è recato al Sant'Eugenio per visitarli

(La Capitale)
L'incendio di ieri pomeriggio al "Pratone" di Cinecittà (La Capitale)

I quattro soccorritori, rimasti feriti ieri durante le operazioni di spegnimento dell'incendio divampato a Cinecittà, sono in pericolo di vita. Il più grave è il vigile del fuoco, ha ustioni sul 54 per cento del corpo.


«Abbiamo quattro pazienti in prognosi riservata e in pericolo di vita. Il più grave è il vigile del fuoco di 51 anni, l'unico per ora non intubato, ma presenta le ustioni più gravi per estensione e prodondità. Interessano il 54 per cento del corpo». A dirlo Giuseppe Spaltro, direttore del Centro Grande Ustionati del Sant'Eugenio.


«Tre su quattro verranno operati la prossima settimana - aggiunge - verrà rimossa la parte necrotica delle ustioni e effettuata una copertura con innesti da donatori del banco della pelle di Cesena. Dopo il primo intervento ce ne saranno altri».


La vicinanza del capo della protezione civile

Fabio Ciciliano, capo dipartimento della protezione civile, ha commentato l'incidente che ha coinvolto quattro operatori del Servizio Nazionale, rimasti ustionati durante lo spegnimento dell'incendio divampato ieri a Cinecittà. «Sto seguendo con attenzione, in contatto con le autorità sanitarie dell'Ospedale Sant'Eugenio, gli aggiornamenti sulle condizioni di salute dei tre volontari di protezione civile e del capo squadra dei Vigili del Fuoco che ieri, durante le operazioni di spegnimento di un vasto rogo a sud-est della Capitale, sono rimasti gravemente feriti. Auguro loro una pronta guarigione, ringraziandoli per il prezioso impegno nella lotta attiva al fenomeno degli incendi boschivi».


«In queste ore ho sentito ed espresso la più profonda vicinanza al Prefetto Renato Franceschelli - Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco - e al Presidente dell'Associazione di volontariato Giannino Caria, a nome di tutto il Dipartimento della Protezione civile e dell'intero Sistema che, purtroppo, ancora una volta si vede colpito nelle sue eccellenze impegnate nella tutela delle persone e del territorio, azione che viene svolta con grande abnegazione, sacrificio e competenza da tutti i nostri operatori».


Rocca in vista al Sant’Eugenio

«I vigili del fuoco stanno ancora lavorando sulle cause dell'incendio di ieri al “pratone” di Torre Spaccata». A dirlo il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a margine di una visita all'ospedale Sant'Eugenio dove si è recato a trovare i quattro soccorritori rimasti ustionati durante le operazioni di spegnimento. «Stanno ancora lavorando e non posso sbilanciarmi su un argomento che non è di mia competenza», ha aggiunto Rocca.


Il presidente della Regione Lazio a termine della visita, ha continuato: «Quando si parla di priorità e attenzione - ha spiegato - è ovvio che questo comporta conseguentemente portare l'attenzione sul tema delle risorse che si devono dedicare per prevenire gli incendi. Questo à un momento in cui gli enti locali e le amministrazioni, anche regionali, faticano tanto sotto il profilo finanziario. Questa e' una vera e propria emergenza, faremo una riflessione. Sono contento che con me sia venuto l'assessore Righini, che ha la responsabilità non solo del bilancio ma anche dei parchi. Faremo - ha concluso - un'analisi a brevissimo di quelle che sono le risorse della prossima finanziaria regionale».


La solidarietà dell'assessora Alfonsi

Anche l'assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, Sabrina Alfonsi è intervenuta con una nota per far sentire la propria vicinanza ai quattro operatori in pericolo di vita e alla loro famiglia.

«Voglio esprimere la mia più sincera solidarietà per i quattro soccorritori coinvolti nell'incendio di ieri. A loro il mio augurio di pronta guarigione e alle loro famiglie tutta la mia e nostra gratitudine. Questa città può contare su uno straordinario patrimonio di operatrici e operatori, volontarie e volontari che in un'estate torrida come questa stanno facendo un lavoro prezioso e encomiabile».


Catarci: «Una assoluta rarità, da tenersi stretta come città»

«Tre volontari ustionati mentre stanno difendendo la città sono una assoluta rarità, da tenersi stretta come città. Auspichiamo una rapida risoluzione della vicenda, sperando e stringendoci intorno alle famiglie». Lo ha detto l'assessore capitolino al personale Andrea Catarci durante la visita al Sant'Eugenio. Insieme a Catarci anche il direttore della Protezione civile, Giuseppe Napolitano, e Cristina Maltese, responsabile della segretaria del sindaco Gualtieri


Appello per donare il sangue ai soccorritori feriti

«L'appello che rivolgo ai cittadini - ha spiegato il direttore del dipartimento di protezione civile, Giuseppe Napolitano - è quello di donare il sangue per i quattro soccorritori feriti. La donazione è il motore delle attività sanitarie e, notoriamente, i mesi estivi sono quelli più delicati. Un piccolo gesto può risultare determinante per aiutare queste persone. A loro, e alle loro famiglie, va tutto il nostro affetto e la massima vicinanza».


Comments


Commenting has been turned off.
bottom of page