Inaugurato «Punto Abitare», il nuovo sportello sociale per il supporto abitativo: «Più umano e dignitoso»
Aggiornamento: 15 nov 2024
Nuovo Sportello di segretariato sociale del Dipartimento capitolino di valorizzazione del Patrimonio e Politiche Abitative in co-progettazione con Azzurra '84, cooperativa sociale onlus. L'inaugurazione ufficiale è avvenuta stamattina. Presenti gli assessori Funari e Zevi
Il Dipartimento capitolino per la valorizzazione del Patrimonio e Politiche Abitative, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Onlus Azzurra '84, presenta «Punto Abitare», un nuovo sportello di segretariato sociale in piazza Giovanni da Verrazzano 7, alla Garbatella, destinato a migliorare l'accesso ai servizi di assistenza abitativa per i cittadini della Capitale.
L'inaugurazione ufficiale è avvenuta stamattina 12 novembre, alla presenza dell'assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari e dell'assessore al Patrimonio e Politiche abitative, Andrea Tobia Zevi: «Il servizio che inauguriamo oggi è molto importante, perché ci consente di essere più umani e più dignitosi nell'accoglienza dei cittadini» spiega l'assessore Zevi.
Zevi: «Più umani e dignitosi nell'accoglienza»
Le persone che vengono qui spesso hanno un grande problema: «Temono di perdere la loro casa o non ce ne hanno una - continua l'assessore alle Politiche abitative -, e invece noi oggi, nel provare a dare risposte efficienti, li facciamo anche sentire più accolti, meno abbandonati».
Questo è reso possibile grazie alla mediazione sociale degli operatori «che in qualche modo oggi presentiamo e grazie al fatto che dopo aver ricevuto, pensate, le persone per tanti anni addirittura sulle scale del Dipartimento, noi oggi le possiamo ricevere in un luogo umano, assolutamente decoroso come questo, grazie - aggiunge l'assessore -, alla competenza di persone che sanno fare questo mestiere di mediazione culturale e sociale».
Un'iniziativa resa possibile grazie alla collaborazione di diversi assessorati capitolini «non una cosa così scontata come si potrebbe pensare» precisa Zevi.
Le persone che lavorano qui riescono, racconta Zevi, «a rispondere alle persone che arrivano con mille problemi, e spesso con un livello di frustrazione e disperazione alcune non riusciamo ad avere una risposta, perché come sapete molto spesso non riusciamo ad avere una risposta in tempi decenti, e questa risposta, anche non dandogliela, noi riusciamo in qualche modo a fornirla grazie all'umanità di chi fa questo lavoro».
Nella pubblica amministrazione quando si lavora si muovono due rischi: «Il primo è dimenticarsi che esiste il mondo al di fuori delle carte, e questo accade quando noi produciamo, produciamo, produciamo, produciamo e poi invece non ci dimentichiamo di quello che è l'effetto finale, cioè nel caso nostro di aprire un immobile per metterci la gente dentro».
La seconda il secondo rischio, secondo l'assessore «è che ci dimentichiamo di avere in fronte persone, persone che in questo caso soffrono e persone che appunto non sempre riescono ad avere una risposta in tempi decenti». Un livello di tensione che era diventato eccessivo in questo luogo tra pugni sul vetro, sputi e grida: «Questa è una trincea, qualcosa andava fatto, andava fatto urgentemente e l'abbiamo fatto valorizzando il gioco di squadra» conclude Zevi .
Infatti allo sportello ci sono due fratelli, vengono dall'Egitto. Chiedono spiegazioni sul loro punteggio di 48 punti, abbastanza elevato, con il quale a 10 anni dalla richiesta, non riescono comunque ad ottenere un alloggio.
Bando aperto
Il bando, che esce ogni 6 mesi, spiegano dagli sportelli però è dinamico, aperto. Quindi sì conta il tempo, ma contano anche altri fattori. Per esempio: se qualcuno che attende da meno tempo è invalido o ottiene un punteggio elevato per altri fattori, supera chi è in attesa anche da più tempo. Una criticità che si sta tentando di superare già dal prossimo bando. Un altra problematica è il minor numero di case Ater (quindi regionali), a disposizione nella Capitale e il fatto che le case popolari sono disponibili più per i nuclei numerosi che per quelli più piccoli.
Funari: «Sinergia tra assessorati per lo sportello casa»
Vicino a lui c'è infatti l'assessora alle Politiche sociali Barbara Funari: «Lo sportello di segretariato sociale - sostiene l'assessora Barbara Funari - rappresenta un esempio di un lavoro integrato e sinergico tra Politiche Sociali e Abitative per dare risposte più efficaci ai cittadini, spesso alle prese anche con tanti ostacoli burocratici.
È previsto anche un servizio di mediazione culturale per offrire un supporto inclusivo a chi ha difficoltà linguistiche. Dopo questa prima fase sperimentale, l'auspicio è di aprire altri sportelli nei diversi municipi per intercettare, lavorando insieme, i bisogni di tanti cittadini attraverso un servizio di prima accoglienza. Per riuscire a programmare le Politiche sociali c'è bisogno di mettere in campo sinergie e azioni comuni che consentano di offrire risposte alle tante richieste»
Micheli: «Un servizio nuovo accogliente e integrato»
«Ci sono degli elementi virtuosi che si combinano in una maniera molto interessante - spiega la direttrice capitolina del Dipartimento Politiche Sociali e Salute, Michela Micheli -. Abbiamo l'utilizzo dei fondi della quota servizi Fondo povertà che il ministero annualmente ci assegna. A volte si fa anche fatica a seguire le linee di guida ministeriale per creare servizi nuovi, accoglienti e integrati come questo. C'è l'utilizzo della co-progettazione, quindi degli strumenti di amministrazione condivisa. L'Assemblea capitolina pochi giorni fa ha approvato un regolamento che disciplina i rapporti il Campidoglio, le sue diverse strutture e gli enti del terzo settore che sono i nostri partner per l'innovazione».
Due dipartimenti che nel passato hanno avuto delle difficoltà di dialogare: «Adesso ritornano insieme risorse, ragionamenti, esperienze, una sensibilità nuova per creare nuovi servizi per le persone» conclude Micheli.
Cos'è «Punto abitare» e a chi si rivolge
«Punto Abitare» è progettato per rispondere ai bisogni di chi si trova in situazioni di precarietà abitativa o emergenza sociale. Lo sportello offre un servizio di prima accoglienza e orientamento dedicato all'assistenza sui temi abitativi, per fornire supporto ai cittadini nell'affrontare difficoltà abitative. Gestione delle richieste, per facilitare l'accesso ai servizi del Dipartimento con protocollazione e monitoraggio delle domande. Mappatura delle risorse territoriali, per fornire una panoramica dei servizi disponibili per l'assistenza abitativa. Mediazione culturale e sociale per garantire un supporto inclusivo che rispetti diversità linguistiche e culturali.
I servizi e le iniziative di «Punto Abitare»
«Punto abitare» si configura come punto di riferimento per chi necessita di informazioni su servizi di cohousing solidale, iniziative di welfare abitativo e soluzioni per l'emergenza abitativa. Questo sportello è un’iniziativa importante per semplificare l'accesso alle risorse di supporto sociale, rispondendo in modo efficiente e mirato ai bisogni dei cittadini.
Orari e sede del «Punto abitare»
Lo sportello sarà inizialmente operativo presso lo Sportello Informativo del Dipartimento valorizzazione del Patrimonio e Politiche Abitative aperti martedì, mercoledì e giovedì, dalle ore 9 alle 13.
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