Inaugurata la nuova sede dell'Accademia costume e moda negli ex Magazzini dell'Esquilino. Gualtieri: «Importante progetto di rigenerazione urbana»
Aggiornamento: 4 dic 2024
Dopo due anni di lavori, prende vita il nuovo spazio di 6mila metri quadrati, distribuiti su sei piani, un seminterrato e cinque fuoriterra, restaurati nel rispetto dell’integrità architettonica dell’edificio di epoca umbertina
«Un'apertura importante, nel cuore di piazza Vittorio: la realizzazione di un progetto ambizioso di rigenerazione urbana». A dirlo il sindaco Roberto Gualtieri durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo campus romano dell'Accademia moda e costume all'interno degli storici ex Magazzini allo statuto che si affacciano su piazza Vittorio, in via Pellegrino. La sede potrà accogliere oltre 600 studenti.
Il restauro del palazzo di epoca umbertina per la nuova sede dell'Accademia costume e moda
«Siamo davvero felici - aggiunge il primo cittadino - di poter inaugurare la nuova sede dell’Accademia costume e moda che prende il posto di uno storico magazzino chiuso da anni che aveva fatto la storia di Roma e che era purtroppo diventato luogo di degrado». Dopo due anni di lavori, prende vita il nuovo spazio di 6mila metri quadrati, distribuiti su sei piani, un seminterrato e cinque fuoriterra, restaurati nel rispetto dell’integrità architettonica dell’edificio di epoca umbertina e di proprietà del Fondo infrastrutture per la crescita - Esg di Azimut libera impresa Sgr.
Il campus ha tutto ciò che serve per il corretto svolgimento dei percorsi formativi: laboratori, spazi aperti, aule digitalizzate, una biblioteca e una tessuteca. A curare il progetto di restauro conservativo lo studio Kami architecture & engineering, con il supporto dello studio di architettura DDArch, che hanno consentito l’avvio delle attività nel nuovo Campus a partire dall’anno accademico 2024/2025.
Gualtieri: «Campidoglio schierato con l'obiettivo di riqualificazione dell'Esquilino»
«Sarà un luogo che lascerà un segno tangibile su un territorio, l’Esquilino, che vuole fortemente imboccare un percorso di rigenerazione e riqualificazione urbana. Il Campidoglio è pienamente schierato a sostegno di questo obiettivo e oggi dimostriamo che è possibile tenere insieme due aspetti cruciali per Roma: la rigenerazione urbana della città e la tutela dei tanti luoghi meravigliosi del suo patrimonio architettonico, rispondendo alle esigenze di un mercato che cambia e che guarda a nuove sfide», conclude Gualtieri.
Hanno partecipato all'evento, oltre al primo cittadino, l’assessore capitolino ai Grandi eventi, sport, turismo e moda Alessandro Onorato, la presidente del I municipio Lorenza Bonaccorsi, l'assessora alla Cultura, scuola, sport e politiche giovanili del I municipio Giulia Silvia Ghia, il presidente e il ceo di Accademia costume e moda, rispettivamente Andrea Lupo Lanzara e Furio Francini, e l'amministratore delegato Real estate e infrastrutture di Azimut libera impresa Sgr Andrea Cornetti.
Onorato: «Un grande orgoglio»
«Dopo il sopralluogo di due anni fa - racconta Onorato - vedere oggi quest'edificio rigenerato e pronto a ospitare 600 studenti di moda è un motivo di grande orgoglio. Noi siamo riusciti a rilanciare la moda a Roma, i grandi marchi stanno tornando a sfilare qui e le iscrizioni alle accademie della città aumentano sempre di più: c'è un clima positivo che dobbiamo supportare e alimentare. Riaprire questo palazzo abbandonato da anni, inoltre, significa riqualificare l'intero quadrante dell'Esquilino, una zona che valorizzeremo anche con il progetto "Unexpected itineraries", per offrire a residenti e visitatori nuovi percorsi turistici poco conosciuti ma che da soli varrebbero un viaggio a Roma».
L'Esquilino: un mix di storia, artigianato e diversità culturale
Sull'inserimento dell'Accademia nel contesto del rione il presidente e il ceo di Acm hanno le idee chiare: «Siamo custodi di un luogo unico parte integrante del tessuto culturale, creativo, popolare di Roma e grazie anche al contributo di tutti gli attori coinvolti abbiamo cercato di dar vita non solo a uno spazio di studio, ma a una community inclusiva e vibrante aperta alle molteplici espressioni creative, dove la vivacità e l’internazionalità dei percorsi formativi degli studenti si intrecciano con la colorata vita culturale e sociale del quartiere», dice Lanzara. E aggiunge Francini: «La scelta dell’Esquilino, con il suo straordinario mix di storia, artigianato e diversità culturale, si inserisce perfettamente nella missione di “giving back” di Acm».
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