Inaugurata la nuova piazza Risorgimento semipedonale: ecco i dettagli del progetto e sulla viabilità
Gli interventi appena conclusi, costati 14 milioni di euro e realizzati dalla società Giubileo 2025, si integrano con gli interventi di via Ottaviano e della stazione omonima

Da semplice rotatoria a vera e propria piazza a ridosso del Colonnato di San Pietro. È stata inaugurata dopo tre mesi di lavori la nuova piazza Risorgimento, una nuova area per il 75 per certo pedonale e fruibile da tutti, compresi i bambini che potranno giocare sulla pavimentazione morbida del playground. I lavori di restyling su 18mila metri quadrati hanno portato all'incremento della alberature, salvaguardando quelle esistenti, e all'aumento delle superfici permeabili. Grazie infatti all'uso del calcestre il suolo è stato depavimentato: un'operazione che permetterà di abbattere il calore nei giorni estivi.
Sono state inoltre posizionate nuove sedute, oltre a una casa dell'acqua e un infopoint, e installato un nuovo impianto di illuminazione pubblica. C'è persino un mini anfiteatro contemporaneo per musica dal vivo e performance artistiche. Nei prossimi giorni saranno realizzati padiglioni adibiti sia alle attività temporanee legate agli eventi giubilari, sia ai servizi, come bagni e punti di somministrazione. A gennaio arriverà una grande gradonata in legno che servirà a creare una prospettiva verso Porta Angelica. Infine a dicembre dell'anno prossimo partirà un secondo stralcio di lavori post-giubilari che dureranno un anno. Gli interventi appena conclusi, costati 14 milioni di euro e realizzati dalla società Giubileo 2025, si integrano con gli interventi di via Ottaviano e della stazione omonima.
I dettagli tecnici della nuova piazza Risorgimento
A fornire alcuni dettagli tecnici Alessandro Cambi, partner di It's, la società responsabile della progettazione: «L'operazione principale è stata quella di pedonalizzare una grande parte che fino a qualche mese fa era una strada. Dove abbiamo tolto le auto e l'asfalto, abbiamo inserito la pavimentazione naturale in calcestre, che è una terra stabilizzata e quindi consente al suolo di respirare e di gestire meglio la permeabilità delle acque. Su questa abbiamo poi inserito delle isole di respirazione puntiformi, costituite da essenze piantate in questi dischi circolari, che accolgono anche delle sedute, accanto alle quali poi ci sono degli esti elementi luminosi che captano luce dal sole e attraverso dei pannelli fotovoltaici producono luminosità».
Gualtieri: «Intervento particolarmente travagliato»

Presenti al taglio del nastro il sindaco Roberto Gualtieri, il delegato per il Papa al Giubileo monsignor Rino Fisichella, il sottosegretario Alfredo Mantovano e la presidente del I municipio Lorenza Bonaccorsi. «Con monsignor Fisichella potremmo scrivere un libro su "Come arrivare al Giubileo senza perdere la fede"», ironizza il rappresentante di palazzo Chigi. In effetti, come aggiunto dal primo cittadino, quello di piazza Risorgimento è stato «un intervento particolarmente travagliato: si è cambiato progetto perché non si voleva correre il rischio di lasciare un cantiere qui», ha detto Gualtieri facendo riferimento al parcheggio sotterraneo inizialmente previsto e poi eliminato per riuscire a rispettare il cronoprogramma.
Le informazioni sulla viabilità
A margine dell'inaugurazione Marco Alia, direttore del gruppo Prati della polizia locale, ha fatto il punto sulla viabilità della zona: «Grazie alla realizzazione di via Ottaviano, stiamo vedendo delle migliorie da apportare anche in funzione dell'inaugurazione che ci sarà a piazza Pia, perché prevediamo che ci sarà sicuramente un giovamento della viabilità nel momento in cui verrà aperto il sottopasso. Potremo ridurre dei tempi di interferenza su via Mascherino, portando il traffico su via Porcari. Questo ci consentirebbe di recuperare circa una ventina di secondi sull'intersezione di via Crescenzo e su via Cola di Rienzo. Fondamentalmente adesso non abbiamo particolari criticità, per cui il traffico presidiato chiaramente scorre. Aspettiamo che ci sia questo passaggio dell'apertura del sottopasso per poter fare in modo di apportare quei correttivi che riteniamo possano essere ulteriormente migliorativi rispetto alla situazione che abbiamo adesso».
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