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In difesa della democrazia: i 100 anni della facoltà di Scienze Politiche della Sapienza

Redazione La Capitale

Il preside Pierpaolo D'Urso celebra il centenario della facoltà, sottolineando l'importanza di formare menti critiche, promuovere la memoria storica e difendere i valori democratici in un'epoca di sfide globali

Celebrazione del centenario della facoltà
Celebrazione del centenario della facoltà

La facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione dell'Università La Sapienza celebra il centenario della sua fondazione, un traguardo significativo che testimonia la sua importanza nella formazione dei leader del futuro. Con oltre 12mila iscritti, la Facoltà si conferma un punto di riferimento non solo per gli studenti, ma anche per le istituzioni e la classe dirigente del Paese.


Il preside Pierpaolo D'Urso, in un'intervista rilasciata all’agenzia Dire, ha sottolineato l'importanza di formare menti critiche in un mondo sempre più polarizzato, dove la velocità delle informazioni rischia di minare la capacità di pensare in modo approfondito e analitico. «In un'epoca in cui le informazioni viaggiano velocissime, senza filtri e senza verifica, dobbiamo riportare al centro il valore della riflessione, del dubbio e della ricerca», ha spiegato D'Urso. La Facoltà, infatti, si propone di educare gli studenti alla complessità dei fenomeni storici e politici, alla metodologia scientifica, alla verifica dei dati e al dialogo aperto, fondamentali per combattere la disinformazione e formare cittadini consapevoli.


Governare la complessità: un modello di organizzazione inclusiva

D'Urso ha anche parlato della governance della Facoltà, che gestisce una realtà ampia e dinamica composta da tre dipartimenti e una vasta offerta formativa. «La chiave per governare questa complessità è un'organizzazione solida e inclusiva, con un forte senso di comunità. Vogliamo che il sapere si costruisca insieme, attraverso il confronto e la ricerca», ha aggiunto.


L'importanza della memoria storica

Un aspetto centrale della Facoltà di Scienze Politiche è la memoria storica, che viene mantenuta viva anche attraverso la tutela dell’insegnamento dei grandi personaggi che hanno fatto parte della sua storia, come Aldo Moro, Vittorio Bachelet e Massimo D’Antona. «La democrazia non si eredita, si costruisce ogni giorno», ha affermato D'Urso, evidenziando come la Facoltà organizzi iniziative per mantenere vivo il dibattito sui valori democratici e sul loro significato.


La democrazia: un baluardo della libertà da difendere e rinnovare

In un contesto in cui il sistema democratico globale è messo in discussione, il preside D'Urso ha sottolineato che, nonostante le difficoltà, la democrazia rimane il «baluardo della libertà». «Il vero progresso non nasce dalla semplificazione autoritaria, ma dalla pluralità di voci, dal confronto tra idee, dalla tutela delle minoranze», ha spiegato.


Punti di forza della Facoltà: multidisciplinarità, innovazione e dibattito pubblico

Concludendo, D'Urso ha evidenziato i punti di forza della Facoltà di Scienze Politiche, che oggi continua a essere un luogo di dibattito e di formazione di alta qualità. La multidisciplinarità, l'innovazione e la centralità nel dibattito pubblico sono i pilastri su cui si fonda il successo della Facoltà, che si prepara a festeggiare il suo centenario con il convegno «Democrazia, Autorità, Processi Globali».

«Questa Facoltà, oggi come cento anni fa, continuerà a essere un punto di riferimento per chi vuole comprendere il mondo e contribuire a migliorarlo», ha concluso D'Urso.

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