In calo i giovani che non studiano né lavorano a Roma. Marinone: «La crescita positiva porta occupazione»
Aggiornamento: 23 ott
Nel 2023 i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non studiavano e non lavoravano (neet è infatti l'acronimo di «not [engaged] in education, employment or training») erano 41.306 mila
Calano di oltre un terzo i giovani neet a Roma. Lo rivelano i dati raccolti dal Campidoglio in relazione a «struttura e dinamiche del lavoro nell'area romana». Nel 2023 i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non studiavano e non lavoravano (neet è infatti l'acronimo di «not [engaged] in education, employment or training») erano 41.306 mila: il 34,8 per cento in meno rispetto al 2022, quando erano 63.345 mila.
Il calo dei giovani neet nella provincia, nel Lazio e in Italia
Il trend in calo viene confermato anche dai numeri della città metropolitana, della regione e dell'intero Paese, ma con percentuali più basse. Dal 2022 al 2023, nel territorio della provincia di Roma, i neet sono diminuiti del 26,2 per cento (passando da 98.689 a 72.850 persone). Nel Lazio del 19,6 per cento (da 139.671 a 112.269). In Italia del 15,8 per cento (da 1.669.553 a 1.405.033). Al di là del dato positivo, tuttavia, i numeri che descrivono il mercato del lavoro romano restano preoccupanti. Basti pensare che nella città metropolitana di Roma il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) si attesta al 21,7 per cento.
Il tasso di incidenza dei neet sul totale dei giovani under 30
Il tasso di incidenza dei neet sul totale dei giovani della stessa età a Roma è del 10,7 per cento (16,3 per cento nel 2022). Nella città metropolitana del 12,1 per cento (16,3 per cento nel 2022), e in Italia del 16,1 per cento (19 per cento nel 2022). «Nonostante la consistenza di questa fascia di persone si sia assottigliata negli ultimi anni – è specificato nel report del Campidoglio – la numerosità rimane non trascurabile e, soprattutto, la persistenza del fenomeno svela la fragilità di un mercato del lavoro e di un sistema formativo che non trasmettono fiducia a chi è alle prime esperienze di ricerca di lavoro».
Genere e titolo di studio dei neet romani
Chi sono gli under 30 che non studiano e non lavorano sul territorio della provincia di Roma? Il primo dato da annotare è che sono equamente distribuiti fra uomini e donne, con percentuali rispettivamente del 50,4 e del 49,6 per cento. In più, al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, non si tratta esclusivamente di giovani con un livello di formazione medio o basso: il 61,9 per cento ha un diploma superiore e il 17,9 per cento ha acquisito anche un titolo universitario. Solo il 20,2 per cento invece ha smesso di andare a scuola con la licenza media.
Dei quasi 73mila neet che vivono nel territorio della provincia di Roma, il 42,5 per cento (vale a dire 30.979 persone) è in cerca di un'occupazione. Il 20,2 per cento (14.715 persone) non cerca lavoro, ma si dice disponibile. Il 37,3 per cento non cerca e non è al momento disponibile a lavorare. Da questi numeri si ricava un altro dato preoccupante: rispetto al complesso dei giovani neet romani, due terzi di loro (62,7 per cento) vorrebbe lavorare, ma non trova soddisfatta questa aspettativa.
Marinone: «Merito dell'aumento dell'offerta a Roma»
A dare un'interpretazione del drastico calo dei neet a Roma è Lorenzo Marinone, consigliere capitolino dem e incaricato del sindaco Gualtieri per le Politiche giovanili del Campidoglio: «Una buona notizia, che sicuramente si deve anche all'aumento dell'offerta che la nostra città ha visto nel settore dei servizi, del commercio e del turismo, una crescita positiva che porta occupazione e valore a famiglie e imprese, unita alla promozione della formazione professionale». Tuttavia, sottolinea Marinone, «i dati ci dicono che sono ancora tanti i giovani di Roma e provincia lontani dal sistema formativo e dal mercato del lavoro».
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