- Redazione La Capitale
Rocca su Regina Coeli: “A mio avviso dovrebbe essere chiusa”
Oggi il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, si è recato presso la casa circondariale di Regina Coeli dove ha potuto osservare gli effetti dei recenti disordini avventi nei giorni scorsi all'interno del carcere
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, si è recato questa mattina in visita alla casa circondariale di Regina Coeli dopo i recenti fatti di cronaca che hanno visto disordini all'interno del carcere romano, con aree vandalizzate, celle incendiate e detenuti ustionati.
Durante la sua visita, il presidente Rocca e il vicepresidente del consiglio regionale, Giuseppe Cangemi hanno incontrato la direttrice del carcere, Claudia Clementi, il comandante della polizia penitenziaria, Francesco Salemi, e il responsabile dell'assistenza sanitaria, Luigi Persico.
Il presidente ha ascoltato le necessità, le esigenze e le problematiche esposte.
Rocca ha assicurato la massima collaborazione della Regione Lazio, per quanto di sua competenza, al fine di contribuire a migliorare le condizioni all'interno della casa circondariale per il personale sanitario, la polizia penitenziaria e i detenuti.
Le parole del presidente della Regione Lazio
«Sovraffollamento, carenza di personale, strutture obsolete. Questi sono mali comuni a tutto il sistema carcerario laziale e nazionale. Ho voluto essere al fianco di chi, nonostante le enormi difficoltà quotidiane e dopo i tumulti dei giorni scorsi, lavora a Regina Coeli per garantire condizioni dignitose ai detenuti - ha dichiarato il presidente della Regione Lazio - in questo carcere il sovraffollamento raggiunge picchi del 185%, il personale di polizia penitenziaria e quello sanitario sono in grande sofferenza; tuttavia, assolvono al loro dovere con dedizione e tenacia».
«Ho voluto portare loro la solidarietà della Regione Lazio - continua Rocca - e discutere rispetto alle necessità a cui la nostra amministrazione, nell'ambito delle sue competenze, può far fronte. Le strutture penitenziarie del Lazio necessitano di attenzione costante e di una riorganizzazione puntuale. A mio avviso Regina Coeli dovrebbe essere chiusa ma, vista la carenza di posti e in questa fase di riorganizzazione generale delle strutture penitenziarie, una strada percorribile potrebbe essere quella di trasformarla in casa di reclusione, utilizzando invece Rebibbia come carcere giudiziario. In questo modo - conclude il presidente della Regione Lazio - la struttura penitenziaria al centro di Roma potrebbe essere decongestionata e consentire condizioni di detenzione più umane».
Comments