Il Papa «sta meglio», ma la situazione «è ancora delicata»: cruciali le prossime 48 ore
- Redazione La Capitale
- 19 feb
- Tempo di lettura: 2 min
Il suo cuore «regge» e risponde bene alle cure, ma il quadro clinico rimane complesso, soprattutto considerando l’età del Papa, 88 anni

Il Papa «sta meglio» ma la sua condizione resta «ancora delicata». È quanto emerge da fonti vicine al Vaticano, che monitorano da vicino l’evolversi della situazione del Pontefice, ricoverato da sei giorni al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale.
Dopo le preoccupazioni di ieri, alimentate anche da notizie non vero che il Vaticano ha smentito, questa mattina sono arrivate informazioni più rassicuranti. «La notte è passata tranquilla», riferiscono le fonti, e il Papa ha fatto colazione e si è seduto in poltrona, un segnale positivo sulle sue condizioni generali. Il suo cuore «regge» e risponde bene alle cure, ma il quadro clinico rimane complesso, soprattutto considerando l’età di Bergoglio, 88 anni.
Le prossime 48 ore saranno cruciali per valutare la risposta del Papa alle terapie somministrate, soprattutto dopo l’adeguamento del trattamento resosi necessario in seguito alla diagnosi di polmonite bilaterale.
Papa al Gemelli, le scolaresche in visita
Nel frattempo, all'esterno della struttura ospedaliera, fedeli e curiosi attendono con speranza un segnale visibile dal decimo piano, dove è ricoverato il Pontefice. «La speranza è un saluto veloce del Papa», racconta una giovane donna in attesa del padre ricoverato nello stesso ospedale. «Il Papa si è speso per la pace e volevamo portagli un saluto e una preghiera. I bambini ci tenevano, per loro è come un nonno», ha detto la maestra Michela Gigante che oggi ha accompagnato una scolaresca dell'Istituto Lambruschini di Roma in visita al Gemelli. «Abbiamo deciso di venire perché Papa Francesco si è speso molto per tutti i bambini che soffrono nel mondo al di là della loro religione», ha aggiunto.