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Il Papa contro il consumismo: «A Roma vedo uno shopping sfrenato»

Redazione La Capitale

Papa Francesco durante l’omelia tenuta su Place d’Austerlitz ad Ajaccio ha criticato la corsa sfrenata agli acquisti, particolarmente evidente nella Capitale

papa francesco

Un forte messaggio contro il consumismo arriva da Papa Francesco, che durante l’omelia tenuta su Place d’Austerlitz ad Ajaccio ha criticato la corsa sfrenata agli acquisti, particolarmente evidente nella Capitale. «Non siate angosciati, delusi, tristi. Quanto sono diffusi questi mali spirituali oggi, specialmente là dove dilaga il consumismo! Una cosa è il dolore, un’altra è l’angoscia. I cristiani non devono vivere con l’angoscia, tristi o delusi. A Roma vedo in questi giorni tanta gente per la strada che va a fare spese, spese, spese. Una società che vive di consumismo invecchia insoddisfatta, perché non sa donare. Chi vive per se stesso non sarà mai felice. Chi non ha le mani per condividere e aiutare non sarà mai felice. Anche noi, anche il Papa, i cardinali, i vescovi, tutti».


L’appello per una fede autentica

L’arcivescovo di Ajaccio, Francois-Xavier Bustillo, al termine della celebrazione, ha sottolineato il bisogno di modelli di speranza e fede: «La nostra fede, se è adulta, matura e responsabile, ci solleva dalla tristezza e dalla disperazione. Una fede solida, come quella che Vostra Santità insegna, ci libera dalla tentazione di sprofondare nel fatalismo e di immaginare un mondo mitico come quello di Alice nel Paese delle Meraviglie. Dobbiamo accettare, come ci ammaestra la Bibbia, l’incarnazione nella vita del nostro secolo: Dio nella terra degli uomini».


Papa Francesco, la necessità di riscoprire la gioia e la speranza

«La nostra società ha bisogno di ritrovare il gusto della vita e della speranza», ha proseguito Bustillo. «La fede cristiana – senza arroganza e senza complessi – può offrire il sale evangelico per uscire dalla monotonia e riscoprire la gioia di vivere. Il Vangelo, così poco conosciuto, ci sfida a condurre una vita migliore, più giusta, pacifica e fraterna».



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