Il «Dente Cariato» della stazione Termini verrà riqualificato: la mozione approvata in Campidoglio
- Edoardo Iacolucci
- 17 apr
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 19 apr
La consigliera e vicepresidente capitolina della Commissione Urbanistica, Antonella Melito: «Un passo fondamentale per restituire decoro a un luogo simbolo del degrado»

Il Consiglio Comunale ha approvato in Aula Giulio Cesare una mozione per il recupero e la valorizzazione del cosiddetto «Dente Cariato», l’edificio ottocentesco in stato di abbandono situato in via Giolitti, proprio di fronte alla stazione Termini.
La proposta, a prima firma della Consigliera capitolina e vicepresidente capitolina della Commissione Urbanistica, Antonella Melito è un passo importante:
«per restituire decoro, sicurezza e qualità urbana a un’area strategica del quartiere Esquilino, oggi simbolo di incuria e degrado».
L'iter però inizia da lontano, sia dalle istituzioni municipali che dai residenti: il 10 aprile 2024 era infatti stata lanciata una petizione con oltre 500 firme dei residenti dell’Esquilino e Castro Pretorio per la sua sistemazione.
Anche vari atti municipali, dal 2018 al 2021 hanno chiesto nel tempo riqualificazione, valorizzazione o ricostruzione dello stabile. Inoltre il consiglio del I municipio ha approvato la risoluzione n. 18/2024 il 13 giugno 2024, richiedendo il suo recupero.
Un «dente cariato» nel cuore della Capitale
I residenti del quartiere, da tempo, lo chiamano «Dente cariato», un nome diventato emblema della fatiscenza e dell’abbandono in uno dei punti nevralgici della città:
«Questa mozione - ricorda Melito - segue gli atti già presentati dal Municipio I tra il 2018 e il 2024 ed è sostenuta anche da una petizione con oltre 500 firme. Un segnale forte in un anno cruciale come quello Giubilare, in cui l’Esquilino è una vera e propria porta d’ingresso per milioni di visitatori».
Il quartiere, ricordano i firmatari, non è solo un hub turistico ma anche uno snodo essenziale per la vita lavorativa dei cittadini romani.
Melito: «Partire subito con il recupero»
Antonella Melito affiancata dal presidente capitolino della Commissione, Statuto e Innovazione Tecnologica , Riccardo Corbucci, ha commentato:
«Abbiamo approvato oggi in Aula Giulio Cesare la mozione con la quale si impegna il Sindaco e la Giunta a programmare e far partire quanto prima interventi di recupero e valorizzazione dell’edificio denominato "Dente Cariato" nel quartiere Esquilino».
La storia del «Dente Cariato»
Nel cuore dell’Esquilino, tra via Gioberti, via Giolitti, via Daniele Manin e via Giovanni Amendola, sorge una palazzina di cinque piani affiancata da uno stabile oggi ridotto al solo piano terra, proprio su via Giolitti. È questo l’edificio che i residenti, non senza amarezza, hanno ribattezzato «Dente Cariato», simbolo di degrado urbano e abbandono. Costruito nell’Ottocento, lo stabile subì una demolizione parziale negli anni ’50 per consentire l’ampliamento dell’area antistante la stazione
Termini.
L’intervento rimase però incompiuto, lasciando in piedi solo il piano terra, oggi occupato da attività commerciali eterogenee. Nei primi anni 2000 vennero effettuati alcuni lavori di riqualificazione, ma solo sulla porzione dell’edificio che affaccia su via Amendola. La parte su via Giolitti, invece, è rimasta sostanzialmente immutata.
Adesso viene ricordato nella mozione «il tetto ospita un’impalcatura con enormi poster pubblicitari, che contribuiscono alla percezione di degrado Le attività commerciali presenti - si legge ancora - mostrano insegne disordinate, vetrinette e aggiunte non conformi, da verificare. Alcuni locali sono inattivi e segnalati come potenziali rifugi di rifiuti o copertura per attività illecite».
Completare la riqualificazione dell’Esquilino
«Dopo la riqualificazione di piazza dei Cinquecento è doveroso completare l’opera, rendendo anche questo tratto di città più accogliente, accessibile e fruibile per tutti. Un ambiente curato contribuisce anche a trasmettere un senso diffuso di sicurezza e qualità urbana».
concludono Melito e Corbucci.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto al Consigliere Niccolò Camponi, del Partito Democratico, Presidente della Commissione Speciale Emergenza Rifiuti, Ciclo dei Rifiuti, Transizione Ecologica e Cambiamenti Climatici del I Municipio, per il costante impegno sul territorio.
Nella mozione viene ricordato come le richieste siano inserite in un contesto in cui il Giubileo «si concluderà il 6 gennaio 2026» rappresenta «una occasione irripetibile per risolvere questa situazione», con la città che «sta realizzando centinaia di interventi per migliorare accoglienza, mobilità, decoro urbano». Tra le opere previste vi sono proprio «interventi di riqualificazione urbana, anche nelle aree antistanti le basiliche e le stazioni».
Ed essendo la stazione Termini «uno dei principali punti d’ingresso della città», un edificio come il «Dente Cariato», visibile appena usciti, «rappresenta oggi un biglietto da visita poco dignitoso».
E chiosa: «Non è più tollerabile che un bene comunale versi in tale stato di abbandono, con possibili irregolarità o usi impropri».