Il ddl Concorrenza: le novità per autostrade, taxi e altri settori. La protesta degli Ncc [VIDEO]
Tra le principali novità, spiccano il riordino delle concessioni autostradali, la lotta all’abusivismo nel settore dei taxi e Ncc, e la regolamentazione dei dehors, ma anche iniziative di trasparenza per i consumatori e incentivi per le start-up innovative

Approvato dal Senato con 77 voti favorevoli e 40 contrari, il ddl Mercato e concorrenza introduce una serie di misure destinate a rivedere e potenziare diversi settori, dai trasporti alle concessioni autostradali, fino alla protezione dei consumatori. Tra le principali novità, spiccano il riordino delle concessioni autostradali, la lotta all’abusivismo nel settore dei taxi e Ncc, e la regolamentazione dei dehors, ma anche iniziative di trasparenza per i consumatori e incentivi per le start-up innovative.
Le misure per taxi e Ncc
Nel settore del trasporto pubblico non di linea, ovvero taxi e Ncc, il ddl introduce misure per combattere l’abusivismo. Sarà infatti obbligatorio per i conducenti di taxi e Ncc iscriversi a un registro pubblico, con sanzioni severe, tra cui la sospensione o la revoca della licenza, in caso di mancata registrazione. Un iniziativa che vuole risponde alla crescente preoccupazione riguardo alle pratiche illegali che minano la competitività del settore, in particolare contro l’espansione di piattaforme come Uber, accusate di operare senza rispetto delle normative italiane. La nuova legge prevede anche l’introduzione di un sistema di monitoraggio e sanzioni per garantire il rispetto delle regole. Regole secondo il comparto che invece limiterebbero a dismisura la loro attività.
Le proteste e le critiche al governo
Nonostante le novità previste dal ddl, il clima politico ed economico è teso. Il 13 dicembre è stato indetto uno sciopero generale da parte dell'Unione Sindacale di Base (Usb), che coinvolgerà diverse categorie, tra cui trasporti, scuola e sanità. L'obiettivo della protesta è mettere in evidenza le problematiche legate alle azioni del governo Meloni, con particolare attenzione alla stabilizzazione del precariato nel settore scolastico e al miglioramento delle condizioni di lavoro.
Inoltre, le aziende del settore Ncc hanno sollevato forti critiche verso il decreto Salvini, che introduce nuove regole per contrastare l’abusivismo. Le associazioni di categoria sostengono che tali misure potrebbero mettere in crisi l'intero comparto e penalizzare in modo eccessivo le imprese, che già si trovano ad affrontare una concorrenza difficile.
Anche Uber ha aderito alle proteste, sottolineando come le nuove normative possano ostacolare il diritto alla mobilità.
Le notiva del ddl Mercato e concorrenza
Il disegno di legge per il mercato e la concorrenza 2023 introduce anche altre e diverse novità. Per quanto riguarda le concessioni autostradali, queste dovranno essere affidate tramite gare pubbliche, con una durata massima di 15 anni.
Le concessioni già esistenti seguiranno regole transitorie. In merito ai dehors, le autorizzazioni sono prorogate fino al 2025, mentre dal 1° gennaio 2024 le commissioni sui buoni pasto saranno limitate al 5 per cento, ma solo per quelli di nuova emissione.
Inoltre, viene rimosso il requisito del capitale sociale minimo di 20mila euro per le start-up innovative, anche se sono escluse le attività di agenzia e consulenza. Infine, i prodotti con una riduzione della quantità e un aumento del prezzo dovranno essere etichettati con specifiche informazioni, e sono stati rafforzati i controlli contro le offerte pubblicitarie indesiderate ricevute via telefono.
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