Il Campidoglio celebra gli atleti paralimpici di Parigi 2024: «Siete l'orgoglio di Roma»
Aggiornamento: 9 ott
In Aula Giulio Cesare presenti Ganeshamoorthy, oro nel lancio del disco F52, Scortechini, bronzo nei 100 stile libero S10, Giordan, bronzo nella sciabola, Trigilia, bronzo nel fioretto a squadre e Mecenate, quarta nei 50 dorso S3.
Sono stati premiati con una medaglia, dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri e con una spilla dal sindaco di Olimpia Aristidis Panagiotopoulos, i cinque atleti romani che hanno partecipato riportando ottimi risultati, alle paralimpiadi di Parigi 2024.
Oggi infatti alle 14, in Aula Giulio Cesare erano presenti Rigivan Ganeshamoorthy, vincitore della medaglia d'oro nel lancio del disco F52, Alessia Scortechini, medaglia di bronzo nei 100 stile libero S10, Edoardo Giordan, medaglia di bronzo nella sciabola, Loredana Trigilia, medaglia di bronzo nel fioretto a squadre Domiziana Mecenate, quarto posto nei 50 dorso S3.
Gli atleti paralimpici romani
«Ci eravamo sentiti poco prima della partenza entrambi - racconta Edoardo Giordan, parlando di lui e Rigivan Ganeshamoorthy -. Lui neanche (Rigivan, ndr) sapeva se venivano a Parigi, poi alla fine ha fatto la storia. Parlavamo e dicevamo, "ma pensa se riusciamo a vincere una medaglia". Così ora a un mese di distanza, poco più di un mese, ci troviamo due medaglie importantissime. La sua è più pesante della mia, però comunque è sempre una medaglia» aggiunge Giordan. «Pesante la medaglia? Sì, è il peso dell'amicizia» aggiunge sorridendo Ganeshamoorthy. «Abbiamo fatto un bel percorso e ci meritiamo per tutto il sacrificio che mettiamo in palestra» conclude Giordan.
Rigivan Ganeshamoorthy è tornato a Dragona dopo la vittoria con i residenti del quartiere che l'hanno celebrato a dovere: «L'accoglienza a Dragona è stata molto calorosa, tanta gente, non me l'aspettavo. Però non essendo molto abituato a queste cose, sono stato un po' in imbarazzo. Ho visto, tutta quella gente così e mi sono detto "Boh, che devo fa' mo'? - ride -. E così sono rimasto fregato». Ora bisogna rivincere quindi: «No No... ma che rivincere... basta! è una responsabilità, eh!» conclude ironico.
Vicino a Ganeshamoorthy ed Giordan, c'era Domiziana Mecenate, quarto posto nei 50 dorso S3. Lei è stata la porta bandiera degli atleti paralimpici: «È stato molto bello essere la porta bandiera alla cerimonia di chiusura. Questa era la mia prima Paralimpiade, spero la prima in tante - puntualizza -, e è stata emozionante. Abbiamo preso tanta pioggia, però proprio lì al momento non ci interessava, eravamo tutti così felici e euforici. Parigi è stata bellissima è stato bellissimo sentire il clima delle persone che c'erano lì: emozionante».
L'accoglienza in Campidoglio degli atleti paralimpici: «Siete l'orgoglio di Roma»
Ad introdurre gli atleti in Campidoglio è stata la presidente dell'Assemblea capitolina, Svetlana Celli: «Un onore e una profonda emozione accogliervi oggi in Aula Giulio Cesare, luogo deputato al confronto democratico in città. Ci avete fatto emozionare: nel vostro impegno c'è qualcosa di più profondo, la capacità di rialzarsi e superare gli ostacoli: ci avete insegnato il coraggio e avete trasmesso un messaggio potente alle nuove generazioni. Rappresentate una idea di sport che è esempio di inclusione e democrazia. Siete l'orgoglio di Roma e Roma è e sarà sempre al vostro fianco».
«Siamo orgogliosi - ha detto il sindaco Gualtieri - dei cinque atleti romani, di quelli che hanno vinto medaglie e di tutti gli atleti azzurri che hanno fatto capire e amare lo sport paralimpico. Per noi è importante per il messaggio di inclusione e insegna che tutti devono e possono fare attività sportiva. I vostri risultati ci rendono orgogliosi, siete stati protagonisti di un momento alto di sport e inclusione. Sappiamo che occorre mettere tutti nelle condizioni di praticare lo sport, per questo servono impianti diffusi nei territori. Il vostro impegno ci sollecita a dotare la nostra città di impianti di tutti i tipi e tutti i livelli, per fare dello sport uno straordinario momento di inclusione».
Il sindaco Gualtieri ha quindi promesso un impegno dell'amministrazione comunale per sbloccare i lavori dello stadio Tre Fontane, un impianto in zona Eur che in parte dovrebbe essere dedicato agli atleti paralimpici: «Speriamo di riuscire a sbloccare con Eur Spa le vicende che riguardano il Tre Fontane - ha precisato Gualtieri -, vogliamo il potenziamento di una struttura così importante. Da tempo stiamo lavorando su questo». Un tema intricato e complesso perché «una parte è di proprietà di Eur Spa - sottolinea il sindaco -, con il nuovo management stiamo lavorando positivamente per sbloccare questa situazione che per noi è molto importante: consentirebbe i lavori di riqualificazione e sviluppo dell'impianto atletico paralimpico del Tre Fontane».
Concorda con il sindaco l'assessore allo Sport, Alessandro Onorato: «Siete l'esempio più bello di chi non si ferma mai. Per i bambini che si avvicinano allo sport siete un esempio più importante di tanti atleti più noti. Siete un monito costante per le istituzioni, perché siete uno stimolo costante a fare meglio. Quello di oggi non è un momento retorico e dovuto, ma un momento vero e in cui il nostro ringraziamento per quello che fate e siete e assume una forma concreta».
«Quest'anno festeggiamo 2.800 anni dalle prime Olimpiadi - sottolinea il sindaco di Olimpia Aristidis Panagiotopoulos -, per noi è un anno speciale perché un grande evento dell'antichità resta il più grande evento sportivo dei nostri tempi. Ho sentito il sindaco di Roma dire che siete l'orgoglio della città e del vostro Paese, aggiungo che siete l'orgoglio di tutto il mondo e sono molto felice di essere qui oggi».
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