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I progetti della Cte di Roma alla Maker Faire. Lucarelli: «Investire sulla formazione delle giovani ragazze»

Camilla Palladino

La Casa delle tecnologie emergenti (Cte), braccio tecnologico dell’assessorato capitolino alle Attività produttive e pari opportunità, si è messa al centro della scena con uno spazio espositivo interattivo per presentare quattro progetti chiave, frutto di collaborazioni strategiche con aziende e istituzioni

L'assessora capitolina alle Attività produttive e pari opportunità Monica Lucarelli
L'assessora capitolina alle Attività produttive e pari opportunità Monica Lucarelli

Si è conclusa ieri, domenica 27 ottobre, la dodicesima edizione di Maker faire Rome - The european edition, il più importante evento europeo dedicato all'innovazione tecnologica a cui ha partecipato anche il Campidoglio con la Casa delle tecnologie emergenti (Cte). Braccio tecnologico dell’assessorato alle Attività produttive e pari opportunità, la Cte si è messa al centro della scena nella suggestiva area del Gazometro, a Ostiense, con uno spazio espositivo interattivo per presentare quattro progetti chiave, frutto di collaborazioni strategiche con aziende e istituzioni.


Lucarelli: «Avvicinare l'innovazione alle persone»

«Abbiamo voluto portare una visione concreta e proiettata al futuro - spiega l'assessora capitolina Monica Lucarelli - per una Roma sempre più tecnologica e sostenibile. Come assessorato, il nostro obiettivo è di avvicinare l’innovazione alle persone, rendendo accessibili strumenti e competenze fondamentali per uno sviluppo inclusivo. Quest'anno, grazie alla Cte, stiamo mostrando come l’innovazione possa diventare centrale per la crescita di Roma. È un centro d’avanguardia che promuove la ricerca e lo sviluppo fornendo spazi e supporto per startup, pmi e giovani innovatori. È un esempio concreto di come Roma Capitale stia lavorando per ridurre il digital divide e potenziare la competitività del nostro territorio».


I progetti della Cte alla Maker Faire Rome 2024

Ma di quali progetti si tratta? C'era «Rimap – La rete degli innovatori», una piattaforma che connette startup, imprese e innovatori per creare la mappa interattiva della Roma del futuro. Poi c'era «Roma Impresa Comune – Business sostenibile», un percorso di supporto alle aziende per diventare società benefit, combinando profitto e impatto sociale attraverso formazione e strategie concrete per un’economia più responsabile. E ancora, alla Maker Faire Rome 2024 la Cte ha presentato «Co-Roma – Misurare per crescere», una infrastruttura digitale per le imprese che vogliono valutare il proprio impatto su ambiente, economia e comunità. Infine c'era «RomaHeroes – I paladini del cambiamento», un’iniziativa che coinvolge cittadini e imprese nel diventare attori attivi di trasformazione, premiando l’impegno verso la sostenibilità e l’innovazione.


Un percorso «in 4 tappe pensate per sviluppare competenze e soluzioni concrete. Ogni tappa si concentra su aspetti chiave come digitalizzazione, formazione, inclusione e sostenibilità, con lo scopo di fornire strumenti pratici e opportunità di networking per chiunque voglia partecipare al cambiamento. La Cte è al centro di questo percorso, offrendo risorse e spazi in cui i talenti locali possono crescere e sperimentare soluzioni avanzate. È un pilastro nella rete di supporto che stiamo costruendo per rendere Roma una città smart, funzionale e pronta ad affrontare le sfide tecnologiche dei prossimi anni», commenta Lucarelli.


Inclusione e pari opportunità come base dei progetti

Inclusione e pari opportunità costituiscono la base da cui partire per sviluppare i progetti, ma anche per colmare il gap di genere in alcuni settori strategici. «Un aspetto che ci sta particolarmente a cuore - sottolinea l'assessora - è quello delle pari opportunità di accesso alle discipline stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, ndr) per le giovani ragazze. Investire sulla loro formazione e sulla loro presenza in settori scientifici è fondamentale per costruire una Roma capace di raccogliere la sfida dell’innovazione con tutto il suo potenziale umano».


La dodicesima edizione della fiera è stata l'occasione, per Lucarelli, di conoscere diverse ragazze interessate alle stem: «È stato un incontro molto stimolante. Queste ragazze hanno una grande curiosità e voglia di scoprire nuove opportunità, ma spesso non ricevono abbastanza incoraggiamento per esplorare ambiti scientifici e tecnologici. Parlare con loro di stem significa mostrare che queste discipline sono non solo accessibili, ma anche stimolanti e ricche di prospettive. Ogni giovane che trova il coraggio di seguire questi percorsi è una risorsa preziosa per Roma».


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