- Redazione La Capitale
Il lago di Nemi al centro di speculazioni economiche
Il comitato Protezione Boschi dei Colli Albani ha fissato un appuntamento per giovedì 22 agosto. Si parlerà di idee e proposte per salvaguardare il lago di Nemi
Le amministrazioni comunali di Nemi e di Genzano hanno deciso di avviare numerosi progetti con ingenti finanziamenti pubblici «per attrarre turisti (e soldi) al nostro laghetto. Si tratta della creazione di strutture ricettive per un turismo di massa e di consumo, di quello che porta profitti come hanno già fatto al lago di Castel Gandolfo», così in una nota su Facebook interviene il Comitato Protezione Boschi dei Colli Albani.
«Il lago di Nemi però - continua il comitato - è un luogo selvatico, scarsamente antropizzato la cui bellezza risiede proprio nel suo essere rimasto incontaminato. È un luogo sacro alle popolazioni del passato, un'area archeologica a cielo aperto e un habitat naturale di incredibile valore per tutta la fauna che lo abita».
Invece di puntare a preservare questo gioiello dagli appetiti economici, si promuove un turismo che più di ogni altra cosa danneggia il delicato ecosistema lacustre lasciando rifiuti, portando macchine, sciogliendo in acqua creme solari, nutrendo di scarti gli animali selvatici, creando eventi e serate con musica fino a tarda notte.
I progetti pubblici nelle vicinanze del lago
Apertura centro canoe: una grande struttura realizzata in cemento armato, un bello stabilimento con tanto di feste serali e aperitivi sulla spiaggia. Non ci sono corsi di sport, solo possibilità di fare lezioni private di canoa o di noleggiare le stesse a prezzi davvero alti. Le attività principalmente promosse sembrano essere la balneazione e la ristorazione. Un posto pagato con fondi pubblici, 300mila euro, e che doveva quindi risultare un luogo di importanza sportiva e sociale a vantaggio di tutta la cittadinanza. Qui invece chi si arricchisce è solo chi ha vinto il bando, e parecchio. Bando che in realtà prevedeva la promozione di sport tra i giovani e gli anziani ma soprattutto per i disabili (che non hanno nemmeno la pedana per arrivare in spiaggia nel caso di sedia a rotelle), ma anche la promozione di uno stile di vita sano, open day per le scuole e corsi di altri sport oltre la canoa. Nessuno dei requisiti viene oggi portato avanti dall'attuale gestione. Insomma un centro sportivo comunale a beneficio di tutti che invece è diventata un'attività commerciale a profitto di pochi (e a discapito della natura).
Impianto di sport lineare sul tratto di via del Perini che da Genzano porta al lago: si realizzerà lungo questa strada che taglia il costone del lago, in una delle leccete più belle del parco che poteva rimanere tranquillamente un bel sentiero nel bosco incontaminato. Tra l'altro è emerso che facendo entrare le ditte affamate di soldi nei boschi e lasciandole senza controlli fanno solo danni: è stata persa una bella lecceta in cima alla via, completamente rasa al suolo non si sa bene il motivo.
Impianto di sport lineare e ciclabile lungo il tratto di via del Perino che costeggia il lago (a partire dalla spiaggetta dell'ex Fiocina tutto il tratto lungo le acque)
Recupero dell'edificio di Acea sempre in via del Perino (accanto alla fonte): deve diventare una struttura di ricezione turistica, punto ristoro, noleggio bici.
Messa in sicurezza di via Diana
Creazione di “passerelle a bordo lago per ammirare lo specchio d'acqua da vicino”
E intanto già si moltiplicano le strutture private che hanno iniziato a mettere a profitto la loro vicinanza al lago: concerti serali, aperitivi, iniziative e pernottamento in strutture ricettive sono ormai all'ordine del giorno.
Le cause dell'abbassamento del lago
I progetti pubblici sopra citati comportano l'investimento di circa 13 milioni di euro. Investimenti su un lago che ogni anno si abbassa vistosamente perdendo tantissima acqua.
Le cause dell'abbassamento sono molteplici: la diminuzione delle piogge, la cementificazione del territorio (che non fa filtrare l'acqua nel suolo), il taglio dei boschi che riduce l'umidità e non fa scorrere l'acqua in falda acquifera, il prelievo sempre in crescita di acqua dalla stessa falda per consumi umani sempre più alti. Tutto nell'indifferenza delle istituzioni, che pensano solo ai soldi.
La richiesta del Comitato
«Chiediamo alle amministrazioni di ritirare questi finanziamenti e preservare la natura dei luoghi. Investiamo invece i soldi pubblici per salvare il nostro lago dall'imminente prosciugamento»
«Questo posto - concludono - è per molte persone un piccolo angolo di pace, un luogo sacro di cui custodire miti e leggende. Un posto che spesso puliamo dall'immondizia ogni giorno, che preserviamo dal turismo estivo, quello dove abbiamo creato la nostra socialità tra amanti della natura. Quel posto meraviglioso e selvaggio che per noi è casa, più di casa e di cui ci sentiamo un pò i guardiani e le guardiane»
Giovedì 22 agosto alle ore 18:30 si terrà un incontro alla Spiaggetta (Via del Perino, di fronte ex Fiocina). Il Comitato che vuole tutelare il lago spiegherà i progetti e discuterà idee e proposte per salvaguardare il territorio lacustre.
«Prepariamoci a lottare per il lago».
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