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Redazione La Capitale

Guidonia, scritte naziste davanti all'insediamento bruciato

Il messaggio, con un esplicito riferimento politico e ideologico, è comparso mercoledì 14 agosto davanti all'insediamento abusivo all'Albuccione, frazione di Guidonia, in cui lunedì è divampato un grande incendio

Le scritte naziste comparse davanti all'insediamento dell'Albuccione, dove pochi giorni fa è divampato un incendio. (Facebook Associazione 21 luglio)
Le scritte naziste comparse davanti all'insediamento dell'Albuccione, dove pochi giorni fa è divampato un incendio. (Facebook Associazione 21 luglio)

Un materasso abbandonato su uno spartitraffico in cemento, sopra una scritta rossa fatta con una bomboletta spray. «Arbeit macht frei», è scritto in tedesco. Letteralmente la traduzione è «Il lavoro rende liberi», ciò che rende la frase inquietante è il fatto che era lo slogan scritto su vari campi di concentramento all'epoca della dittatura nazista in Germania. E il messaggio, con un esplicito riferimento politico e ideologico, è comparso mercoledì 14 agosto davanti all'insediamento abusivo all'Albuccione, frazione di Guidonia, in cui lunedì è divampato un grande incendio.


Due giorni fa le fiamme hanno bruciato camper, rifiuti e una parte del campo, provocando una colonna di fumo nero visibile da gran parte di Roma est. Un rogo che ha portato il sindaco di Guidonia, Mauro Lombardo, a emanare una specifica ordinanza per interdire il passaggio e lo stazionamento delle persone su tutta l'area interessata dall'incendio. Quarantotto ore dopo, arriva l'attacco nazista.


A denunciarlo l'associazione 21 luglio, onlus a tutela dei diritti umani e del benessere dei bambini, ricordando che in quell'insediamento «vivono in condizione di estrema precarietà 200 persone rom. Lunedì l’insediamento è stato coinvolto in un vasto incendio, con cause ignote, che ha distrutto alcune abitazioni». Dunque «insieme agli abitanti - racconta l'organizzazione - abbiamo provveduto a rimuovere parte delle scritte denunciando l’accaduto alle autorità pubbliche». La onlus ha infine ribadito il suo supporto al comune di Guidonia, «attraverso il modello MaRea, per il superamento dell’insediamento».

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