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Redazione La Capitale

Gualtieri trascrive gli atti di nascita di tre bambini figli di due mamme

I figli delle tre coppie omogenitoriali sono nati all'estero, uno in Spagna e due negli Stati Uniti

Da sinistra Marilena Grassadonia, coordinatrice dell'ufficio diritti Lgbtqia+, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e Andrea Catarci, assessore al Personale del Campidoglio. (Credit: La Capitale)

Trascritti dal sindaco Roberto Gualtieri gli atti di nascita di tre figli di coppie omogenitoriali composte da due mamme. Il primo cittadino di Roma ha firmato i documenti nella Sala dell'Arazzo nella mattinata di giovedì 4 luglio, insieme all'assessore al Personale Andrea Catarci e alla coordinatrice dell'ufficio diritti Lgbtqia+ Marilena Grassadonia. Si tratta di «tre bambini nati all'estero, uno in Spagna e due negli Usa, da due mamme: noi proseguiamo nel fare quello che è giusto fare per assicurare pieni diritti ai bambini e doveri ai loro genitori», ha detto Gualtieri, specificando: «Noi siamo totalmente nel rispetto della legge, abbiamo vinto le opposizioni che abbiamo fatto in tribunale. Proseguiremo perché Roma sia una città in cui si assicurano i diritti a tutti i cittadini. Noi andremo avanti con queste trascrizioni che sono pienamente legittime sulle base delle leggi attuali e della magistratura. Sono analoghe a quelle che abbiamo già fatto. Roma diventa più giusta e più inclusiva anche con questi atti».


Gualtieri: «Il governo sbaglia a opporsi»

Poi il sindaco ha fatto riferimento al governo, sostenendo che l'esecutivo «sbaglia a opporsi e a fare ricorsi su atti e sentenze che sono conclamatamente conformi al diritto non solo internazionale ma anche italiano. Sappiamo che questo non basta - ha concluso - e per questo chiediamo una legge sul pieno riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali, il matrimonio egualitario, il diritto all'adozione. Noi stiamo impedendo che siano tolti dei diritti: sono bambini che hanno una famiglia e dei genitori, delle mamme, un certificato di nascita perfettamente formato. Non tradurlo o tradurlo parzialmente in Italia sarebbe una lesione dei diritti dei bambini e delle mamme. Non potevamo accettarlo». Finora il Campidoglio ha trascritto gli atti di nascita di nove bambini di coppie omogenitoriali, difendendo i diritti di sette famiglie (in due casi, infatti, si è trattato di figli gemelli). I primi due documenti erano stati sottoscritti da Gualtieri un anno fa, a giugno 2023, scatenando le reazioni della Regione Lazio, guidata da Fratelli d'Italia, e dell'associazione Pro Vita.


Catarci: «Serve una legge per i figli delle coppie omogenitoriali»

«Roma - ha aggiunto l'assessore Catarci - conferma la sua vocazione a città dei diritti, uno dei filoni su cui abbiamo lavorato qui dove la legge nazionale è ancora deficitaria. Ci auguriamo che il tema venga poi preso dal parlamento nazionale, così come lo Ius soli: da Roma lo poniamo all'attenzione del governo». Ha infine concluso Grassadonia: «Sono orgogliosa e felice di andare avanti su questa strada, restituiamo dignità e serenità a tante famiglie e bambini. Siamo sulla strada dei diritti non a parole, ma nei fatti. In un momento storico di discriminazione e violenze abbiamo come città con una posizione molto chiara al fianco della comunità Lgbtqia+».





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