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Gualtieri ad Auschwitz per l'80esimo anniversario della liberazione: «La memoria genera futuro»

Edoardo Iacolucci

Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ricorda l'ottantesimo anniversario della liberazione dai campi di concentramento e del Giorno della Memoria

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Il sindaco Gualtieri nel Giorno della Memoria dello scorso anno

«È stata una cerimonia toccante, emozionante, che ha avuto come protagonisti i sopravvissuti da Auschwitz, che hanno lanciato un monito potentissimo sull'importanza della memoria come antitodo indispensabile contro l'antisemitismo, il razzismo, l'intolleranza, come ha scritto Primo Levi, è avvenuto quindi può avvenire di nuovo e questo è il nocciolo di quello che abbiamo da dire, sono parole che abbiamo voluto riprodurre in tre lingue a Roma, in Roma per la città in occasione di questa giornata della memoria».


I testimoni durante la cerimonia hanno ricordato l'orrore della scientifica e la fredda malvagità della macchina dello sterminio: «L'ideologia nazista, la responsabilità degli indifferenti, di chi si è girato dall'altra parte e il dovere politico e morale di non dimenticare, di tenere vive e trasmettere la memoria».


Mentre a Roma si stanno tenendo più di 40 eventi, domani 28 gennaio, lì il sindaco Gualtieri invece visiterà Auschwitz e Birkenau con 142 studenti, «perché abbiamo voluto - spiega il sindaco -recuperare i viaggi della memoria che sono fondamentali, perché solo visitando Auschwitz, solo vedendo i luoghi in cui quell'orrore è avvenuto si può capire l'abisso in cui si è sprofondata l'umanità, le necessità di tenere viva questa memoria e - continua - di contrastare ogni forma di antisemitismo, di razzismo, di intolleranza, per non dimenticare perché non avvenga più.


Già in mattinata il primo cittadino aveva celebrato la giornata con un post sui propri social: «Esattamente 80 anni - si legge nel suo post - fa i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz furono abbattuti dalle truppe sovietiche svelando l'orrore della Shoah e le sue terribili atrocità». Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ricorda da Cracovia l'ottantesimo anniversario della liberazione dai campi di concentramento e del Giorno della Memoria.


Giorno della Memoria, il ricordo di Gualtieri

«Il mondo - continua il sindaco -, poté aprire gli occhi sull’abisso di crudeltà creato dal regime nazista: un progetto scientifico di sterminio senza precedenti nella storia umana, che ha condotto al genocidio di sei milioni di ebrei e all’uccisione di milioni deportati, prigionieri, minoranze e oppositori politici».


«Roma non fu estranea all'eccidio di massa»

Roma non fu estranea a questo eccidio di massa: «1.023 ebrei - precisa Gualtieri -, vennero rastrellati e poi deportati direttamente al campo di sterminio di Auschwitz. Di tutti loro soltanto 16 sopravvissero. Non dimenticheremo mai questo orrore e manterremo sempre viva la memoria di quei tempi bui. E lo faremo anche grazie ai tanti giovani, 142 studenti romani, che partecipano quest’anno con emozione, al Viaggio della Memoria che li porta a vedere con i loro occhi i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau e a sentire il dolore che qui si è consumato e che mai più deve ripetersi».


Oltre 40 eventi celebrativi a Roma

Il Campidoglio in occasione di questa importante giornata, ha organizzato oltre 40 eventi diffusi in tutta la città mostre, incontri, visite guidate, presentazioni di libri, eventi per le scuole, concerti, spettacoli e proiezioni cinematografiche, in cui cittadini, istituzioni e associazioni si possono confrontare per preservare il ricordo: «Perché - conclude Gualtieri -, la memoria genera futuro».

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