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Giorno del Ricordo delle foibe, Gualtieri all'Altare della Patria: «Un dovere civico e morale»

  • Immagine del redattore: Camilla Palladino
    Camilla Palladino
  • 10 feb
  • Tempo di lettura: 2 min

La celebrazione del Giorno del ricordo delle foibe istriane e dell'esodo delle popolazioni giuliano-dalmate all'Altare della Patria

Il sindaco Roberto Gualtieri all'Altare della Patria
Il sindaco Roberto Gualtieri all'Altare della Patria

«Ricordare è un dovere civico e morale che sentiamo forte qui a Roma, dove vive una comunità giuliano-dalmata numerosa che contribuisce alla crescita della città». Lo ha detto il sindaco Roberto Gualtieri in occasione della celebrazione del Giorno del ricordo delle foibe istriane e dell'esodo delle popolazioni giuliano-dalmate. Nella mattinata di lunedì 10 febbraio il primo cittadino ha depositato una corona di alloro sulla scalinata dell'Altare della Patria, accompagnato dalla vicepresidente dell'associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Donatella Schurzel, e dal generale Gianpaolo Mirra.


Gualtieri nel Giorno del ricordo: «Una pagina tragica della storia»

«Oggi rendiamo omaggio alle vittime dei terribili massacri della Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata - ha ricordato Gualtieri durante la cerimonia - una pagina tragica della nostra storia che è doveroso ricordare. Lo facciamo ogni anno sia con le celebrazioni istituzionali, come quella di stamattina all'Altare della Patria, sia con convegni ed iniziative. Momenti fondamentali per tenere viva la memoria di un capitolo drammatico della nostra storia in cui migliaia di italiani furono vittime di massacri e persecuzioni».


L'assemblea capitolina straordinaria in piazza Giuliani e Dalmati

Tra gli eventi organizzati dal Campidoglio, per esempio, c'è la seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina che si terrà giovedì 13 febbraio alle 11 in piazza Giuliani e Dalmati con cittadini, associazioni e una rappresentanza delle scuole del IX municipio. «Sarà un momento di alto valore istituzionale e morale, dedicato a preservare la memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati. È un’occasione per rinnovare l’impegno della città di Roma nel promuovere i valori della conoscenza storica e per costruire una società che condanna qualsiasi forma di odio e discriminazione», ha spiegato la presidente dell'aula Giulio Cesare Svetlana Celli.


Mussolini (FI): «Un eccidio di cui si parla poco a scuola»

L'iniziativa è stata richiesta dalle opposizioni nell’ultima Conferenza dei capigruppo. «Quello delle foibe è stato un sanguinoso eccidio di massa di cui, purtroppo, i libri di storia parlano poco e niente - ha infatti sottolineato Rachele Mussolini, capogruppo capitolina di Forza Italia - nonostante abbia coinvolto migliaia di italiani brutalmente assassinati o costretti a un vero e proprio esodo di massa dall'Istria e dalla Venezia-Giulia per non incorrere nelle inaudite violenze di un regime, quello comunista, spietato e senza scrupoli». Per questo, secondo la consigliera, «sarebbe giusto e opportuno che le scuole trattino maggiormente la questione e diano reale contezza di una delle più tristi, cruente e sanguinose pagine di un passato neanche troppo lontano».


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