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Gasperini è ufficialmente il nuovo allenatore della Roma: «Porteremo i tifosi dalla nostra parte»

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 6 giu
  • Tempo di lettura: 3 min

Il mister ha firmato un contratto triennale da 5 milioni a stagione più bonus. Una scelta fortemente voluta dalla proprietà Friedkin e appoggiata da Ranieri

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Ghisolfi, Gasperini, Ranieri (As Roma)

Giampiero Gasperini è il nuovo allenatore dell’As Roma. L’annuncio ufficiale è arrivato nel pomeriggio del 6 giugno, dopo la risoluzione del contratto con l’Atalanta. Il tecnico piemontese, presente a Trigoria da alcuni giorni, ha incontrato Claudio Ranieri per definire gli ultimi dettagli, accompagnato dal suo procuratore.


Il mister ha firmato un contratto triennale da 5 milioni a stagione più bonus. Una scelta fortemente voluta dalla proprietà Friedkin e appoggiata da Ranieri, decisivo nel convincere Gasperini, nonostante l'interesse anche della Juventus.


Il comunicato ufficiale dell’AS Roma

Il club ha accolto il nuovo tecnico con entusiasmo: «L’As Roma è lieta di annunciare che Gian Piero Gasperini è il nuovo Responsabile Tecnico della Prima Squadra. La carriera di Gasperini è stata finora caratterizzata da tattiche innovative, cultura del lavoro e una straordinaria capacità di valorizzare i giocatori. La Proprietà e Claudio Ranieri sono convinti che Gasperini sia l’uomo giusto per questo incarico. Benvenuto, Mister! Forza Roma!».

Poco dopo, è stato pubblicato un video celebrativo con quattro simboli della capitale: il Gianicolo, l’Altare della Patria, San Pietro e il Pantheon. Le iniziali formano la parola GASP, un gioco ironico che rievoca i recenti rumors su Klopp.


Le prime parole di Gasperini: entusiasmo e passione

Intervistato dal canale ufficiale della Roma, Gasperini ha dichiarato:

«Ho impressioni positive, non conoscevo il centro di Trigoria ed è meraviglioso. Al meglio per chi vuole lavorare in un certo modo. Ho scelto la Roma perché è una grande sfida e io ho bisogno di sfide importanti, è un ambiente passionale. Questo mi ha dato un grande entusiasmo, la possibilità che mi hanno dato Ranieri, la società, la Proprietà. Una grande adrenalina di cui avevo bisogno per fare qualcosa di buono».


«Tutte le condizioni per fare bene»

Sull’addio all’Atalanta e sull’approdo nella Capitale, Gasperini ha sottolineato:

«La Roma ha una grande passione dietro - ribadisce il tecnico - che vuole raggiungere dei grandi traguardi. Secondo me ci sono tutte le condizioni perché c’è una proprietà molto forte, che ha voglia di far crescere la Roma, di portarla a livelli alti. C’è una persona come Ranieri, che da solo è già una garanzia per la piazza, per i tifosi. C’è un direttore sportivo molto giovane, ma con dietro una capacità di lavoro, anche di scouting, che ho avuto modo di constatare, con grande entusiasmo anche loro, molto preparati. Credo che ci siano le condizioni migliori per fare un buon lavoro come dicevo prima. Quando venivo a giocare a Roma, anche precedentemente da giocatore, poi con il Genoa, con l’Atalanta, ho sempre trovato una squadra che giocava con qualità, in un ambiente che spingeva molto».


Conquistare i tifosi attraverso il gioco: la filosofia di Gasp

L’allenatore ha poi parlato dell’importanza di coinvolgere la tifoseria romanista:

«Magari in questi ultimi anni ha avuto un po’ di calo, ma l’arrivo di Ranieri ha ridato una forza di nuovo e anche dei risultati importanti».


Sulla sua filosofia di gioco, Gasperini ha aggiunto:

«Deve giocare bene… (ride, ndr). Sarebbe facile dirlo così, ma non credo che ci siano tanti segreti. Il mio modo di giocare rispecchia quelle che sono le mie caratteristiche. Le mie squadre hanno sempre giocato in un certo modo, con intensità, aggressività, ma non solo, siamo sempre stati una squadra che ha fatto molti gol, che ha sempre pensato a fare un gol in più dell’avversario che prenderne qualcuno in meno anche se negli ultimi anni abbiamo migliorato molto la fase difensiva. Dunque, le caratteristiche dopo tanti anni che sono in Serie A si conoscono, vorrei metterle in pratica anche a Roma».


L’obiettivo: «Far identificare il pubblico nella squadra»

Infine, Gasperini ha parlato dell’importanza di creare un legame con la curva e tutto l’Olimpico:

«Li ho visti sempre come un esempio di grande entusiasmo, è uno stadio sempre pieno. La prima cosa che si dovrà fare, da parte mia e della squadra, riuscire a portarli dalla propria parte. E lo si potrà fare attraverso delle prestazioni convincenti, dove la gente si identifica nella propria squadra, al di là del risultato. Riuscire a giocare delle buone gare, con la gente soddisfatta di vedere la propria squadra giocare in quel modo, poi il risultato è quello che fa tutto. Emozionato? Probabilmente lo sarò poi, quando arriverà il momento. Ci sarà sicuramente un po’ di emozione, ma credo che dopo tanto tempo sarà un attimo per poi pensare al campo».

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