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  • Redazione La Capitale

Fonte Nuova, arrestato il presunto mandante di un sequestro di persona

La vittima era stata torturata da tre uomini, già arrestati nel 2020, per aver tentato di truffarli 

carabinieri monterotondo
I carabinieri hanno arrestato il mandante del sequestro. Credit: Ufficio Stampa Carabinieri

Arrestato il presunto mandante del sequestro avvenuto a Fonte Nuova, in provincia di Roma, nel 2018. Si tratta di un 39enne romano, noto esponente della criminalità locale, che secondo gli investigatori avrebbe avallato la spedizione punitiva contro un uomo. 


La vicenda

Il tutto perché la vittima del rapimento, all’epoca 41enne, aveva tentato di truffare tre persone considerate molto vicine al boss che stamattina (venerdì 10 maggio) ha ricevuto dai carabinieri della compagnia di Monterotondo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nonostante l’omertà del piccolo comune a nord est della capitale, i militari diretti dalla Dda di Roma sono riusciti a rintracciare colui che oggi è gravemente indiziato di sequestro di persona a scopo di estorsione


I precedenti

Ma cosa era successo sei anni fa? Per capirlo bisogna fare un passo indietro. Stando a quanto accertato dai carabinieri è il 2018 quando il 41enne promette a tre persone di procurargli delle patenti di guida false in cambio di 4.500 euro. I documenti tuttavia non vanno bene, la falsificazione è troppo evidente. Allora i truffati si infuriano: rintracciano l’uomo in mezzo alla strada, lo picchiano, lo caricano in auto e lo portano a casa di uno di loro. 


Lì continuano le violenze. Non solo gli vengono sottratti l’auto e il cellulare, la vittima viene presa a calci e pugni per tutta la sera e minacciata con una pistola. La punizione si conclude solo quando all’uomo inizia a mancare il respiro. A quel punto i sequestratori lo lasciano libero, ma con la promessa della restituzione dei 4.500 euro e in aggiunta altri 20mila. 


Una volta libero il 41enne arriva al policlinico Umberto I, dove gli vengono accertate diverse lesioni gravi – tra cui la frattura di alcune costole – con una prognosi superiore ai 40 giorni. I presunti esecutori, di età compresa tra i 23 e i 37 anni, erano già stati arrestati nel gennaio 2020. Ora è stato individuato anche quello che secondo gli inquirenti è il mandante


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