Foibe, Sangiuliano: “Importante passo per il Museo del Ricordo” che aprirà a Roma
Nella Capitale aprirà il «Museo del Ricordo», dedicato alla vittime delle foibe
«Il voto odierno in sede deliberante della commissione Cultura del Senato è un primo, importante passo verso l'istituzione del "Museo del Ricordo", che nascerà a Roma e che sarà dedicato alla memoria dei martiri italiani delle foibe massacrati dalla cieca violenza comunista titina - ha commentato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano -. Una tragedia a cui è seguito l'esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra». Il ministro ha poi ringraziato i senatori della Commissione per l'esame del testo, approvato lo scorso 31 gennaio in Consiglio dei ministri su proposta della presidente Giorgia Meloni e dello stesso ministro della Cultura, «auspicando - conclude Sangiuliano -, che in commissione Cultura della Camera, chiamata ora a esaminarlo, i lavori siano altrettanto rapidi».
La memoria delle foibe sarà quindi celebrata e tramandata in un Museo del Ricordo a cui il governo ha deciso dare il via. E oggi è arrivato il sì dal Senato. Avrà sede a Roma e ricostruirà e la storia degli italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia e della complessa vicenda del confine orientale italiano.
Per l’istituzione del museo il disegno di legge prevede che siano impiegati in totale 8 milioni di euro (3 nel 2024, 3 nel 2025 e 2 nel 2026) e per il suo funzionamento è prevista una spesa annua di 50mila euro.
Per gestire il Museo sarà costituita dal ministero della Cultura una Fondazione, partecipata, oltre che dal ministero della Cultura, a cui spetterà anche la vigilanza, dalla Regione Lazio e altri soggetti pubblici e privati. Per tutto centrodestra, un invito alle nuove generazioni a continuare a fare luce su questa importante parte della storia italiana
All’approvazione del disegno di legge lo scorso gennaio unica voce di dissenso è stata quella di Giovanni Barbera di Rifondazione Comunista: «Utilizzare il fenomeno delle foibe per trasformarlo impropriamente in una sorta di shoah italiana, non è solo un clamoroso falso storico, ma una chiara operazione politica per sminuire il ruolo della lotta di Resistenza e il suo carattere popolare, con lo scopo di cancellare le radici antifasciste della nostra Repubblica».
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