top of page
Progetto senza titolo-33.png

Fiumicino, domenica 23 marzo la biciclettata di protesta contro il porto crocieristico

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 17 mar
  • Tempo di lettura: 2 min

Attivisti «All'arrembaggio» per dire «no» al porto crocieristico

biciclettata no porto fiumicino

Una pedalata collettiva per contrastare il progetto del porto crocieristico di Fiumicino. È questa l’iniziativa organizzata per domenica 23 marzo, quando il collettivo del Bilancione occupato e cittadini scenderanno in strada, o meglio in pista ciclabile, per manifestare il loro dissenso nei confronti del piano sostenuto dall'amministrazione comunale e affidato alla Fiumicino Waterfront.


Il percorso della biciclettata

La manifestazione prenderà il via dalla sede del Comune di Fiumicino (via Portuense 2496) per dirigersi verso i bilancioni, attraversando l’area di Fiumicino e Isola Sacra con un corteo colorato e determinato. L’evento vuole essere un momento di protesta ma anche di aggregazione, tra riflessione e festa, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sugli impatti ambientali e sociali della costruzione del nuovo porto crocieristico.


Per chi arriva da Roma, è stato organizzato un punto di ritrovo alla Stazione Ostiense alle ore 9:00, per prendere il treno verso Fiumicino Aeroporto e poi pedalare dalla fermata Ponte Galeria fino al luogo della partenza. Sono previsti due orari di partenza per agevolare i partecipanti, alle 9.15 e alle 9.44.


Una volta giunti alla stazione di Ponte Galeria, i partecipanti percorreranno un tratto di pista ciclabile sulla Portuense e, in circa un’ora, raggiungeranno il punto di partenza della biciclettata tra le 10:30 e le 11:30.


Un messaggio chiaro: «No al porto crocieristico»

Gli organizzatori denunciano il progetto come una forma di cementificazione e turistificazione dannosa per l’ambiente e per la comunità locale. Con questo evento, vogliono proporre un’alternativa basata su mobilità sostenibile, socialità e mutualismo, rifiutando le logiche speculative dietro alla costruzione del porto contro cui si sta mobilitando una rete di comitati.


Nel manifesto dell’iniziativa si sottolinea l’importanza di mantenere un ambiente inclusivo e sicuro per tutti, senza atteggiamenti intolleranti o violenti. Il corteo su due ruote sarà un momento di resistenza e festa, con biciclette, musica e spirito di comunità per ribadire il «No Porto!» in modo chiaro e deciso.

bottom of page