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Redazione La Capitale

Bollino rosso a Roma: caldo torrido anche venerdì 16

Aggiornamento: 16 ago

Secondo l'ultimo bollettino sul caldo del ministero della Salute, l'allerta di livello 3, vale a dire la più elevata, è prevista oggi (venerdì 16 agosto) in 16 città

Cittadini e turisti si riparano dal sole nel cuore di Roma (La Capitale)

Una settimana di ferragosto romano da bollino rosso. Prosegue l'ondata di calore a Roma, con temperature che sfioreranno i 40 gradi. E sarà uguale in gran parte d'Italia. Secondo l'ultimo bollettino sul caldo del ministero della Salute, l'allerta di livello 3, vale a dire la più elevata, è prevista oggi (venerdì 16 agosto) in 16 città. Oltre a Roma saranno bollate di rosso anche Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Napoli, Palermo, Perugia, Trieste, Venezia e Verona.


Quindi, come nelle settimane scorse, il Comune e la Protezione civile capitolina hanno invitato cittadine, cittadini e turisti a scaricare l'opuscolo informativo con i comportamenti da adottare in caso di temperature elevate. Roma Capitale consiglia inoltre di scaricare l'app waidy wow, creata da Acea per segnalare le fonti di acqua a disposizione in città. 


I comportamenti da evitare contro il caldo

Tra le pratiche da evitare ci sono le uscite nelle ore più calde della giornata (dalle 10 alle 18), non ripararsi la testa quando si è esposti al sole oppure bere bevande gassate, zuccherate, alcool e caffè che aumentano la sudorazione e la sensazione di calore contribuendo alla disidratazione. Inoltre chi soffre di malattie croniche (cardiovascolari, respiratorie e neurologiche) non deve interrompere o sostituire di propria iniziativa i farmaci ma consultare sempre il proprio medico.


Consigliato anche di non indirizzare direttamente sulle persone i ventilatori meccanici, ma regolarli in modo da far circolare l'aria in tutto l'ambiente. In particolare, quando la temperatura interna supera i 32 gradi, i ventilatori possono aumentare il rischio di disidratazione, soprattutto nelle persone costrette a letto, se queste non assumono contemporaneamente grandi quantità di liquidi.


Le buone pratiche per combattere l'afa

Al contrario tra i comportamenti da adottare è scritto di bere molti liquidi: almeno 1,5 litri al giorno, di più se si svolge attività fisica. Si consiglia di bere anche se non se ne sente il bisogno, per reintegrare le perdite quotidiane di minerali e di liquidi. Di alimentarsi con pasti leggeri, ad esempio una pasta condita in modo semplice, verdura e frutta. Di indossare indumenti chiari, non aderenti, di cotone o di lino che non impediscano la traspirazione. Di fare subito impacchi con acqua fresca se si ha un improvviso mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore. Di fare docce e bagni tiepidi, di bagnarsi il viso e le braccia con acqua fresca, che riduce la temperatura del corpo.


E ancora di soggiornare, per quanto possibile, in ambienti e luoghi climatizzati ad una temperatura tra i 25 e i 27 gradi ed evitare di creare uno sbalzo di temperatura superiore ai cinque o sei gradi rispetto alla temperatura esterna. Di coprirsi quando si passa da un ambiente molto caldo ad uno con aria condizionata. Di schermare i vetri delle finestre con strutture come persiane, veneziane o tende per evitare il riscaldamento eccessivo degli ambienti. Di aprire gli sportelli di un'auto rimasta parcheggiata al sole come prima cosa, per poi iniziare il viaggio con i finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione del veicolo per abbassare la temperatura interna. Di regolare la temperatura dell'impianto di climatizzazione, quando si è in viaggio, in modo che ci sia una differenza non superiore ai 5 gradi tra l'interno e l'esterno dell'abitacolo.

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