Femminicidio Ilaria Sula, il ministro Nordio: «Alcune etnie non hanno nostra sensibilità verso le donne». È polemica
- Anita Armenise
- 3 apr
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«Non si fermano col razzismo i femminicidi. Non si fermano agitando odio etnico, come ci pare faccia irresponsabilmente il ministro Nordio», hanno replicato le opposizioni

Secondo il ministro della Giustizia, che si è espresso oggi a Salerno, durante l'evento «Giustizia, tra riforme e prospettive» sulle sue preoccupazioni in merito ai recenti casi di femminicidio di Ilaria Sula e Sara Campanella, il fenomeno della violenza di genere è radicato in una «assoluta mancanza di educazione civica» e, in alcuni casi, anche in un profondo disprezzo verso le donne, in particolare tra i giovani o giovani adulti appartenenti ad alcune etnie che «magari non hanno la nostra sensibilità verso le donne».
E con «nostra» intende la sensibilità di quel Paese che ha abolito il delitto d'onore nel 1981, che ha inserito nel 1996 lo stupro nella lista dei reati contro la persona e in cui sono state uccise 11 donne nei primi 3 mesi del 2025. Insorgono le opposizioni alle parole di Carlo Nordio le cui parole hanno scatenato una serie di repliche da parte di esponenti politici di partiti di opposizione.
I parlamentari del Pd nella Bicamerale Femminicidio, la senatrice Cecilia D'Elia, vicepresidente, l'onorevole Sara Ferrari, capogruppo dem, i senatori Filippo Sensi e Valeria Valente e le deputate Antonella Forattini e Valentina Ghio, hanno dichiarato che «non si fermano col razzismo i femminicidi. Non si fermano agitando odio etnico, come ci pare faccia irresponsabilmente il ministro Nordio. Celando la questione del maschile tossico dietro a quella etnica. Le donne italiane vengono uccise nella stragrande maggioranza da uomini italiani che non accettano di essere lasciati. Una frase irricevibile e triste, quella del titolare del dicastero della Giustizia, per la quale chiediamo una netta, chiara presa di distanza da parte del governo e un impegno urgente sul piano della prevenzione».
Anche Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera, ha contestato le dichiarazioni di Nordio, sottolineando che «anche dalle audizioni che stiamo svolgendo in Commissione femminicidio emerge chiaramente che il fenomeno della violenza maschile sulle donne è assolutamente trasversale alle diverse componenti della società, sia per classe sociale che etnia».
Zanella ha poi accusato il ministro di dire «sciocchezze», forse per «compiacere i suoi amici leghisti», ribadendo che, con queste dichiarazioni, il governo sta arretrando nella lotta contro i femminicidi.