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Fascia Verde Roma, Legambiente: «Rinvio dello stop a Euro 4 è un passo indietro per salute e qualità dell'aria»

Edoardo Iacolucci

L'accordo tra Regione e Campidoglio sulla «Fascia Verde» rimanda di un anno ancora lo stop ai diesel Euro4 nella Capitale, un rallentamento che riguarda i veicoli più inquinanti immatricolati fino al 2009 e si applica agli Euro3, quelli immatricolati invece fino al 2005

«Ci siamo rotti i polmoni», lo striscione di Legambiente Roma
«Ci siamo rotti i polmoni», lo striscione di Legambiente Roma

«Chiediamo ora al Campidoglio - fanno sapere da Legambiente Roma - di proseguire nel consolidamento della Fascia Verde con l'apposizione dei varchi previsti, così da concretizzare intanto questo strumento per poterlo poi applicare a più auto possibili: ogni giorno in più che passerà, sarà un giorno in più di sofferenza per la salute di chi vive a Roma».


L'accordo tra Regione e comune di Roma sulla Fascia Verde rimanda di un anno ancora lo stop ai diesel Euro4 nella Capitale, un rallentamento che riguarda i veicoli più inquinanti immatricolati fino al 2009 e si applica agli Euro3, quelli immatricolati invece fino al 2005.


«Il provvedimento di stop ai soli Euro3 è insufficiente per garantire la qualità dell’aria della città e la salute dei cittadini, visto il numero bassissimo di macchine coinvolte - commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio e responsabile nazionale mobilità dell'associazione - e se si vuole contrastare l'inquinamento è sbagliato continuare a rimandare l'attuazione di un provvedimento così importante. In vista dell'anno giubilare è giusto potenziare lo smartworking come metodo di riduzione della domanda di mobilità auto circolanti ma non basta di certo, se si vuole invece puntare a liberare concretamente la città del diluvio di vetture che invadono lo spazio pubblico rendendolo invivibile».


Di fronte a questo nuovo scenario derivante dall'accordo tra Regione e Campidoglio, Legambiente chiede «al Comune di proseguire nel consolidamento della Fascia Verde con l'apposizione dei varchi previsti: così che si tracci il percorso concreto verso una Capitale più pulita come ormai stanno facendo tutte le capitali europee, concretizzando velocemente questo strumento, così che poi possa essere ampliato a più vetture possibili. Ogni giorno in più che passerà - concludono -, sarà un giorno in più di sofferenza per la salute di chi vive, studia, lavora e visita Roma».


Nelle prossime settimane, Legambiente annuncia poi che avvierà una nuova e vastissima campagna di monitoraggio della qualità dell’aria, accompagnata da una serie di incontri pubblici in tutti i municipi romani per coinvolgere i cittadini nelle trasformazioni positive di congestion charge e fascia verde, contribuendo così anche alle necessità comunicative in maniera costante e capillare, considerando le importanti ricadute per le abitudini di mobilità dei romani.


«Andremo a contrastare la narrazione distorta di un presunto miglioramento della qualità dell'aria romana, soprattutto per parametri derivanti dalle vetture diesel, a raccontare le gravi conseguenze sulla salute di questi fattori e di quanto la libertà di mobilità sia invece negata, proprio dal folle numero di macchine incolonnate nel traffico o parcheggiate ovunque».

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