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Redazione La Capitale

Europee, mai arrivate le tessere elettorali dei neomaggiorenni

A portare all'attenzione la questione è stato Carlo Calenda, leader di Azione con un post di due giorni fa, ma il Campidoglio rassicura: "Le tessere sono state trasmesse"

tessere elettorali

Mancano poche ore dall'apertura dei seggi eppure a molti neomaggiorenni, titolari del diritto di votare il candidato che li rappresenta in occasione delle elezioni europee, non hanno ricevuto la loro tessera elettorale. Il caso sembra riguardare circa 50mila nuove schede, mai arrivate.


Le tessere smarrite

A portare all'attenzione la questione è stato Carlo Calenda, leader di Azione, con un post di due giorni fa. Sui social è scoppiata una polemica sulle nuove schede elettorali che sarebbero state inviate ai neomaggiorenni e a chi proviene al di fuori della Capitale, ma molti fanno sapere di non averle ricevute.



Il Campidoglio chiarisce: «Le tessere sono state tutte trasmesse, ma questo servizio è solo una 'postura' voluta da Roma Capitale. Non esiste il 'diritto di ricevere' a casa questi documenti».


Lo scambio tra Calenda e Catarci

«Abbiamo spedito le schede elettorali agli 11.802 neomaggiorenni di Roma aventi diritto al voto», ha detto Andrea Catarci, assessore alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al territorio. Poi ha aggiunto che «per qualunque problematica specifica e ogni mancata consegna si può fare riferimento agli uffici comunali e municipali».


Poi la replica di Calenda: «La faccenda sta decisamente assumendo contorni gravi e surreali», ha scritto su X il leader di Azione. «L'assessore per le Politiche del Personale Andrea Catarci prima risponde che le tessere le hanno mandate a tutti (e non è vero), poi dicono che non c'è obbligo di spedirle».


Quindi l'assessore Cararci è sceso più nel dettaglio: «Abbiamo affidato a una società di spedizione 76.794 recapiti, di questi 51.513 per nuove tessere comprese quelle per le 11.802 persone neo maggiorenni. Tali raccomandate, ci ha informato la società che svolge il servizio, per oltre il 75 per cento sono state consegnate direttamente nelle mani degli interessati, la quota restante ha ricevuto l'avviso nella posta con l'indicazione del centro servizi dove ritirare la scheda». In altre parole, secondo il Campidoglio, in alcuni casi le tessere non sono state consegnate, ad esempio, perché chi doveva riceverle non era nella propria abitazione al momento della consegna.


Non un caso isolato

Dai commenti sui social emergono altri casi che estendono il problema a diversi comuni d'Italia: «comune di Milano - scrive un utente su X - io e mia nipote siamo andati a ritirala e c'era la folla di 18enni». Anche un altro: «Ne ho incontrati altri in comune a Napoli, dicevano la stessa cosa» scrive un utente.






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