- Edoardo Iacolucci
Euronics, sit-in dipendenti e sindacati alla Regione: "Il lavoro non si tocca"
Un centinaio di persone in protesta contro Euronics Italia Spa, sotto la Regione Lazio, dove è avvenuto l'incontro con l'assessore regionale del Lavoro Schiboni. Assente invece l'azienda.
«Qui mi sento un leone» è lo slogan della celebre pubblicità aziendale. Ma oggi i leoni, sotto il palazzo della Regione Lazio e il sole della giornata più calda dell’estate, sono stati i lavoratori delle aziende della rete Euronics Italia e i sindacati Cgil Filcams e Cisl Fisascat. «Il lavoro non si tocca». «Sciopero, sciopero, sciopero!». «Vogliamo una trattativa sindacale giusta» viene scandito al megafono.
Sono questi i cori che si alzano fino all’ultimo piano del palazzo regionale della Garbatella.
Ma più che ai vertici politici, sono indirizzati a quelli aziendali: «C’è stato stamattina qui l’incontro con Giuseppe Schiboni, l’assessore al Lavoro della Regione Lazio - precisa Giulia Falcucci segretaria Fisascat Roma (Cisl) -. Sarebbe dovuta venire pure la società Nova (del franchising Euronics Italia, ndr.) ma non si è presentata. Oggi siamo qui e forse se la situazione non si muove, andremo a protestare direttamente sotto la sede Euronics. Gli accordi dall’azienda sono stati fatti solo con la Cisal, che però è un sindacato interno alla Nova… Si spiega da solo in conflitto d’interessi».
L’assessore regionale al Lavoro, Giuseppe Schiboni, avrebbe intanto inviato una pec alla stessa Euronics con un invito di presentazione per un incontro presso il palazzo della Regione, con la Nova Spa. «anche se non siamo stati messi in copia» precisa la segretaria Falcucci.
Ed è proprio la «Nova», l’azienda del franchising Euronics Italia, al centro delle proteste da parte dei lavoratori che si dicono molto preoccupati incerti sul proprio futuro: «Siamo in sciopero perché la nostra azienda, la Nova Spa, ha avviato un licenziamento collettivo - spiega Flavio Zanfabro, uno dei tanti dipendenti della Nova Spa -. Siamo qua in seguito ad una serie di richieste di incontri fatte dal nostro sindacato (la Cgil), rifiutate costantemente da parte della nostra azienda. Loro - sottolinea il dipedente di Nova -, contrattano solo con Cisal, il loro sindacato interno, mentre nella nostra azienda la maggior parte degli scritti è della Cgil. Chiediamo un confronto con la Nova: stiamo rischiando di perdere tutti quanti il nostro posto di lavoro perché ci sono 243 esuberi - precisa Flavio -. Siamo qua oggi per scioperare per questo: la richiesta di un incontro per la nostra dignità. Il lavoro garantisce a noi e alle nostre famiglie una situazione economica di stabilità».
Oltre 400 lavoratori senza certezza: «La Regione ha confermato di aver ricevuto queste richieste di licenziamento, dall'azienda come prevede la normativa - spiega Fabrizio Pilotti di Filmcams Roma (Cgil) -. Inoltre c'è una procedura concorsuale fallimentare: questa è la situazione e la drammaticità. Intere famiglie senza nessun tipo di di prospettiva». Per questo motivo le sigle sindacali e i lavoratori hanno dichiarato oggi 8 ore di sciopero, con il presidio qui sotto la Regione Lazio.
«Abbiamo fatto diversi incontri istituzionali anche presso l'ispettorato del lavoro non si è mai presentata e oggi è l'ennesimo richiesta di incontro istituzionale presso la Regione Lazio è e non si è presentata nuovamente- continua Fabrizio Pilotti -. L'azienda vuole andare avanti per conto proprio. Questa - sottolinea Pilotti -, è la situazione che non possiamo tollerare. Un aspetto ingiusto per i lavoratori che non sanno niente del proprio futuro.
Questa procedura di licenziamento e di mobilità - continua il segretario di Filmcams -, non è stata neanche inviata a noi e alle altre organizzazioni sindacali, ma è stata inviata al sindacato interno. Oggi ne abbiamo preso atto perché l'hanno inviata anche alla Regione Lazio come prevede la la normativa: di fatto le organizzazioni sindacali sono fuori da questo tavolo».
A fine sit-in i rappresentanti sidacali, Giulia Falcucci e Fabrizio Pilotti, hanno incontrato anche l'assessore regionale alla Mobilità e al Demanio, Fabrizio Ghera: «Abbiamo ribadito come stamattina che vogliamo anche un intervento del Minstero del Lavoro, coinvolgendo anche i nostri segretari del sindacato nazionali - puntualizza Falcucci -. Abbiamo fatto una richiesta di incontro anche all'ispettorato del lavoro».
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