- Titty Santoriello Indiano
Esperto sub: "Impensabile uscire con il mare brutto"
Aggiornamento: 15 lug
Dopo le tragedie accadute la settimana scorsa a Focene, molti si chiedono come praticare l'attività subacquea in sicurezza. Ecco le raccomandazioni dell'esperto
La subacquea ricreativa è molto diffusa in Italia e sul litorale laziale. Sono tante le persone che, dopo aver sperimentato lo snorkeling, si appassionano al mondo sottomarino e decidono di esplorarlo. Un’ affascinante attività acquatica che permette di scoprire i nostri mari da un altro punto di vista. L’importante, dicono gli esperti, è praticarla in sicurezza.
«Uscire con una guida esperta»
La prima regola è quella di frequentare un corso ed acquisire il brevetto:«Rispettare le regole contenute nel brevetto è la raccomandazione che ricordo sempre ai miei studenti», dice Maurizio Picchia, founder e master Instructor della scuola romana Acquazzurra. In secondo luogo, «Bisogna uscire con una guida esperta, soprattutto chi fa una immersione ogni tanto e non è un professionista». D’altro canto «è molto più interessante osservare i fondali con chi conosce il luogo, ti fa scoprire tante cose che altrimenti non vedresti».
«La superficialità provoca incidenti»
In generale, il primo motivo per cui si verificano incidenti, secondo Picchia è «la superficialità nella programmazione delle immersioni». Anche dotarsi di una boa subacquea, il pallone che segnala la presenza di una persona in mare, è importante ma non sufficiente. «La boa subacquea serve per la legge ma purtroppo non tutti sanno che in sua corrispondenza c’è una persona», sottolinea l’esperto che aggiunge:«Alcune barche possono essere utilizzate anche senza patente nautica, quindi i conducenti non sempre conoscono le regole del mare e può capitare che travolgano il sub. Ecco perché la programmazione è fondamentale, serve ad evitare i luoghi pericolosi, ovvero quelli di passaggio per le barche».
Saper leggere le previsioni meteo
Ma quanto incidono le condizioni del mare sulla sicurezza durante le immersioni? «Tantissimo. Stiamo parlando di un’attività ricreativa che va svolta solo in condizioni ottimali, è impensabile uscire con il mare brutto». Quindi «bisogna controllare le previsioni e saperle guardare, capire la direzione dei venti e le eventuali possibili correnti in base anche al luogo di immersione».
L'assenza di una normativa del settore
Oltre alle raccomandazioni del settore subacqueo in Italia non c'è una vera regolamentazione in materia. «Occorre sottolineare come in Italia non esista alcun dispositivo normativo che regoli tali attività», sottolinea la Guardia Costiera. In particolare «nel caso della subacquea ricreativa la carenza di una fonte giuridica primaria è ancor più stridente - sottolinea la Guarda Costiera - se accostata alla grandissima diffusione del fenomeno, un comparto di eccezionale vitalità e interesse dato l’appeal turistico delle nostre coste».
Due incidenti a Focene domenica scorsa
Domenica scorsa sono morti a Focene due sub mentre erano impegnati nella pesca subacquea. In entrambi i casi, che si sono verificati a poche ore di distanza, i soccorritori hanno potuto accertare solo il decesso delle persone coinvolte, nonostante siano intervenuti appena sono scattati gli allarmi.
Sebbene - secondo le ipotesi investigative - i due uomini siano morti per un malore, potrebbero aver influito anche le condizioni del mare che erano particolarmente complesse con onde superiori ad un metro e mezzo.
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