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Emanuela Fanelli condurrà la cerimonia di apertura e chiusura della Mostra del Cinema di Venezia 2025

  • Edoardo Iacolucci
  • 1 lug
  • Tempo di lettura: 3 min

Due David di Donatello, una scrittura personale e ironica, ruoli che lasciano il segno: l’attrice romana sarà il volto ufficiale della Biennale Cinema 2025

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Emanuela Fanelli

L’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, in programma dal 27 agosto al 6 settembre 2025, sarà aperta e chiusa da Emanuela Fanelli, attrice e autrice tra le più riconoscibili e applaudite degli ultimi anni.


Emanuele Fanelli sarà sul palco della Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido per la cerimonia di apertura, mercoledì 27 agosto, e per quella di chiusura, sabato 6 settembre, durante la quale verranno assegnati il Leone d’Oro e gli altri premi ufficiali della Mostra.


Un percorso originale e coerente

Fanelli, romana, classe 1986, ha iniziato giovanissima a recitare a teatro. Il debutto al cinema arriva nel 2015 con Non essere cattivo di Claudio Caligari, film che si è imposto come uno degli ultimi ritratti autentici delle periferie romane. Seguono parti in Gli ultimi saranno ultimi, Beata ignoranza, Assolo, La casa di famiglia e A mano disarmata. In tv è stata protagonista accanto a Corrado Guzzanti in Dov’è Mario?, in Call My Agent - Italia.


E qui realtà e finzione sfumano l'una nell'altra. Proprio il finale di stagione di Call My Agent è ambientato alla Mostra del Cinema di Venezia, ed Emanuela Fanelli è Luana Pericoli, un'attrice eccentrica in cerca disperata di successo e visibilità, alle prese con la promozione del suo ultimo lavoro. Ma a fine serata si ritrova fatalmente con la madrina del Festival (Sabrina Impacciatore). Insieme si confrontano tra successi e delusioni. Sono due attrici, ma con due carriere opposte: una è ormai affermata a livello internazionale e ha condotto l’altra continua a inseguire l'agognato riconoscimento.

Fanelli ha poi partecipato a diversi programmi comici e satirici, tra cui Una pezza di Lundini e Battute? su Rai 2.


Negli ultimi anni ha ottenuto un riconoscimento sempre più ampio: ha vinto due David di Donatello consecutivi come miglior attrice non protagonista, prima nel 2023 per Siccità di Paolo Virzì, poi nel 2024 per C’è ancora domani di Paola Cortellesi, dove ha interpretato Marisa, figura marginale eppure centrale in un racconto di emancipazione e memoria.

Nel 2024 è tornata a lavorare con Virzì in Un altro ferragosto, ed è stata tra i protagonisti della terza stagione di Dinner Club su Prime Video, accanto a Carlo Cracco. Ha ricevuto anche il Premio Manfredi ai Nastri d’Argento.


Emanuela Fanelli, una voce riconoscibile

Emanuela Fanelli è apprezzata non solo per la recitazione, ma per il modo in cui racconta – spesso scrivendo in prima persona – la realtà con sguardo personale, autoironico e disilluso, senza essere retorica. I suoi monologhi, portati in televisione nei programmi di Serena Dandini come Stati Generali o La TV delle ragazze, sono diventati piccoli cult per la capacità di descrivere insicurezze collettive, cliché femminili, tensioni quotidiane.

Nel 2021 è stata ospite del Festival di Sanremo, nella serata delle cover, insieme a Lo Stato Sociale e Francesco Pannofino.

Ha poi condotto la cerimonia di premiazione del Torino Film Festival e il programma 60 sul 2, realizzato per celebrare i sessant’anni di Rai 2.

Mentre in radio, dal 2016, è una delle voci ricorrenti del programma 610 di Rai Radio 2 con Lillo & Greg. È stata inoltre protagonista del videoclip Immigrato di Checco Zalone, uscito in occasione del film Tolo Tolo.


Una scelta che racconta bene questa fase del cinema italiano

La decisione di affidare a Fanelli la conduzione delle due serate principali della Mostra non è solo simbolica, ma perfettamente coerente con il momento culturale che stiamo vivendo: uno spazio in cui attrici-autrici capaci di unire riflessione, scrittura, comicità e profondità trovano finalmente un riconoscimento più visibile. La sua presenza al Lido non sarà solo una conduzione: sarà un modo diverso di raccontare il cinema.


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