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Redazione La Capitale

Elezioni europee, sanzioni per la società che ha provocato il caos al Campidoglio

I principali problemi sono sorti durante la fase di comunicazione ufficiosa dei dati al ministero dell'Interno. Ora l'Avvocatura del comune applicherà le sanzioni

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Elezioni europee

Sono stati accertati errori di programmazione da parte della società incaricata dal comune di Roma per la fornitura dei servizi di conteggio elettorale. Per questo motivo, in seguito alle verifiche della Commissione istituita ad hoc dal sindaco Roberto Gualtieri dopo il caos delle elezioni europee, gli uffici e l'Avvocatura capitolina applicheranno le sanzioni contrattualmente previste.


Il lavoro della Commissione

Dopo i disservizi informatici alle scorse elezioni europee che hanno paralizzato per ore il sistema, soprattutto durante la fase di comunicazione ufficiosa dei dati al ministero dell'Interno, Gualtieri aveva istituito la Commissione presieduta dall'ingegnere Luca Ventura, dirigente dell'Area Protezione tecnica dei servizi e dei sistemi dell'Agenzia per l'Italia Digitale, e composta da Gianluca Viggiano, Vicesegretario Generale Vicario e da Angelo Ottavianelli, Direttore del Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane. Come si legge in una nota del Campidoglio la Commissione «ha valutato le modalità d'implementazione e di gestione del sistema informativo rispetto a quanto previsto dal contratto e la relativa documentazione». Inoltre «ha analizzato la gestione organizzativa da parte degli uffici e le problematiche dovute al sistema informativo all'origine dei disservizi».


«Diversi profili di responsabilità»

Ne è emersa una «relazione dettagliata» nella quale « sono stati ravvisati diversi profili di responsabilità della società incaricata della fornitura dei servizi di conteggio elettorale e di due dirigenti di Roma Capitale». Ora, fa sapere il Campidoglio, saranno valutati anche «eventuali profili risarcitori, riferiti alle azioni poste in essere per il superamento delle criticità, oltre al danno d'immagine subito da Roma Capitale». Per quanto riguarda i due dirigenti che hanno avuto un ruolo rispetto all'acquisizione del softtware e del suo utilizzo, sarebbe stato chiesto un provvedimento disciplinare.


«Una catastrofe annunciata»

All'indomani delle elezioni europee, sull'inefficienza del sistema era intervenuta - in esclusiva a La Capitale - una dipendente comunale definendo la situazione «una catastrofe annunciata» e aggiungendo che «ci sono sono milioni di esempi su quanto il sistema sia inadeguato e inefficiente, soprattutto per la mole di lavoro che ci può essere in una città come Roma».

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