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Ebrei Lgbtq rinunciano al Pride, Colamarino: "Una sconfitta per tutti"

Anita Armenise

A farlo sapere è l'associazione Keshet Italia, organizzazione ebraica queer, attraverso un comunicato pubblicato sui social e alcuni post antisemiti ricevuti

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Le bandiere degli ebrei queer che sventolano durante una parata.Credit: pagina Facebook Keshet Italia

A poche ore dal corteo del Pride, Keshet Italia, organizzazione ebraica queer, ha deciso di non partecipare alla parata prevista per domani, sabato 15 giugno, a causa dei crescenti timori di aggressioni dovuti al clima d'odio dilagante.


Pride: il post Facebook di Keshet Italia

A farlo sapere è l'associazione stessa, attraverso un comunicato pubblicato sui social e alcuni post antisemiti ricevuti. «Il linguaggio usato da diverse organizzazioni queer per parlare del conflitto in corso tra Israele e Hamas non considera le reali implicazioni per le persone ebree in Europa e contribuisce a convalidare azioni contro le persone ebree queer, specialmente durante i Pride» si legge nel post.


«Il timore delle persone ebree queer di partecipare al Pride rappresenta un fallimento per tutto il movimento - continua il comunicato - ci sentiamo abbandonat3 e tradit3 dalla comunità di cui facciamo parte».


Colamarino: "Spero che dopo il Pride ci sia modo di riflettere"

«Noi siamo molto dispiaciuti - ha affermato portavoce di Roma Pride, Mario Colamarino - con il Roma Pride abbiamo avuto incontri e interlocuzioni e noi siamo stati aperti alla partecipazione del loro carro alla manifestazione. Loro però percependo il clima difficile generale hanno preso la decisione di non partecipare».


«Da parte nostra crediamo sia una sconfitta per tutti, perché se qualcuno ha paura di scendere in piazza è un fallimento Spero che dopo il Pride ci sia modo di riflettere sulla questione» ha concluso.


Romano: "L'antisemitismo non è più tollerabile"

Ad esprimersi sulla questione anche Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica. «Non è più tollerabile l’antisemitismo che minoranze politicizzate stanno instaurando nel nostro Paese. In questi giorni musicisti ebrei a causa di questo clima non possono esibirsi al Teatro Parenti di Milano. Perfino all’interno del Pride gli ebrei LGBT della rete Keshet-Italia devono dare forfait», ha dichiarato Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica.



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