- Camilla Palladino
Due scuole romane a Lampedusa con il Campidoglio per commemorare le vittime del naufragio
Il viaggio scolastico degli studenti romani a Lampedusa è in programma da martedì 1 a giovedì 3 ottobre
Gli studenti di due scuole romane in viaggio d'istruzione a Lampedusa in occasione dell'11esimo anniversario dal naufragio in cui persero la vita 368 persone. La partenza dei giovani alunni degli istituti comprensivi Octavia, nel XIV municipio, e Poggiali Spizzichino, nell'VIII municipio, è prevista per oggi, 1 ottobre. Rappresenteranno la Capitale nelle iniziative organizzate dal Comitato Tre Ottobre sull'isola siciliana.
La delegazione del Campidoglio per la Giornata della memoria e dell'accoglienza a Lampedusa
I ragazzi, insieme a una delegazione istituzionale in rappresentanza del Campidoglio, resteranno a Lampedusa fino al 3 ottobre, le stesso giorno della tragedia del 2013. È il secondo anno consecutivo che l'amministrazione capitolina organizza la trasferta per celebrare la Giornata della memoria e dell’accoglienza, istituita dalla legge 45 del 2016, e promuovere una riflessione sui temi delle migrazioni, dell’accoglienza e sul valore della vita di ciascun individuo.
Partiranno, insieme agli studenti, anche la delegata del sindaco e assessora capitolina alla Scuola Claudia Pratelli, l'assessore alla Cultura del Campidoglio Miguel Gotor, la presidente della commissione Scuola Carla Fermariello, i consiglieri comunali Tiziana Biolghini, Dario Nanni, Maurizio Politi e quattro assessori municipali.
Pratelli: «Orgogliosa di questa scelta»
«Avremo momenti di restituzione e confronto - commenta Pratelli - perché questa è la scuola che immaginiamo: una scuola aperta, che non chiude gli occhi davanti alle contraddizioni del mondo, capace di stimolare il pensiero critico. Qui si vive un momento di memoria ma soprattutto di riflessione. Sono orgogliosa di questa scelta con cui Roma Capitale prende parte e indica un orizzonte di società e di scuola».
E aggiunge Gotor: «A Lampedusa, dove c'è la Porta d'Europa accompagneremo i ragazzi e le ragazze cercando di aiutarli a dotarsi degli strumenti necessari per leggere correttamente la complessità dei fenomeni, ad interrogarsi senza scorciatoie semplificatorie e a porre le basi per scrivere una pagina diversa della storia e del ruolo del nostro continente».
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