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Redazione La Capitale

Due arresti per la morte di Caterina Ciurleo, uccisa da un proiettile vagante

Caterina Ciurleo è stata uccisa per mano di Adrian Ionita e Mirko Infante che si trovavano a bordo di una Fiat 500 rossa

Arrestati i colpevoli dell'omicidio di Caterina Ciurleo

Le immagini sono chiare, si vede una Fiat 500 rossa che svolta in contromano su via Don Primo Mazzolari. L'auto affianca una Smart e una Volkswagen Golf grigia. In quest'ultima vettura ci sono i rivali, nella prima c'è Caterina Ciurleo, 81enne, e un'amica.

Dalla Fiat 500 partono dei colpi di pistola, l'obiettivo era centrare la Golf, ma involontariamente il bersaglio diventa la Smart. Caterina Ciurleo viene trafitta da almeno un proiettile vagante che le perfora il polmone. L'amica ferma la macchina, ma la tragedia è ormai inarrestabile. Ciurleo è deceduta nella mattinata di venerdì 24 maggio al policlinico di Tor Vergata dove era stata ricoverata in condizioni disperate.


I colpevoli

Dopo due mesi di indagine la polizia ha arrestato due ragazzi accusati dell'omicidio dell'81enne. Si tratta di Adrian Ionita, un ventiquattrenne di origini rumene, e di Mirko Infante, un ventitreenne di origini peruviane. I due avrebbero sparato al culmine di una faida con una banda rivale. Questione di droga e controllo del territorio.


Ieri, Ionita e Infante, sono stati arrestati dagli agenti, con l’accusa di concorso in omicidio volontario. L'indagine coordinata dal pm Carlo Villani, aveva portato all'identificazione prima di un sospettato, poi rilasciato, e poi dei due arrestati, che poco prima erano stati sentiti litigare nel cortile di un comprensorio di case popolari. Entrambi erano stati fermati, rilasciati nelle ore successive al delitto. La pistola era stata trovata in un terreno vicino a Villaggio Falcone. L'arma era stata rubata.


Una volta ricostruita la dinamica, grazie anche all'acquisizione e all'analisi di svariate ore di sistemi di videosorveglianza della zona, è stato possibile raccogliere gravi indizi in merito alla commissione dell'omicidio da parte dei presunti autori, individuati in Adrian Ionita e Mirko Infante. 


La lite prima degli spari

Le indagini nel frattempo proseguono. Gli investigatori infatti stanno lavorando anche sull'antefatto, una lite avvenuta in via Alberto Luthuli, vicino al luogo dell'omicidio, con minacce e aggressioni. In quella zona ci sarebbe una piazza di spaccio gestita da chi controlla il territorio, proprio a pochi chilometri da Tor Bella Monaca.

Secondo quanto emerso, un capo piazza sarebbe stato affrontato da alcuni ragazzi a bordo della Golf. A quel punto sarebbe partita la vendetta con la drammatica sequenza finale ripresa dall'impianto di videosorveglianza del centro commerciale lì vicino. Le immagini sono state determinanti per le indagini.

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