Donna uccisa da un branco di cani randagi a Latina
- Rebecca Manganaro
- 13 gen
- Tempo di lettura: 2 min
Gli animali erano già stati protagonisti di un attacco una settimana prima, ma non erano stati catturati. Ora si indaga per accertare eventuali responsabilità penali

È stata una notte di orrore a Latina, dove una donna nigeriana, barista nella zona, è stata attaccata e uccisa da un branco di cinque cani in una strada periferica. L’aggressione è avvenuta nel giardino di una villetta semiabbandonata, intorno alle 3.30. Nonostante l’intervento dei vicini e il trasporto in codice rosso all’ospedale Santa Maria Goretti, la donna è deceduta poco dopo l’arrivo a causa delle gravi ferite riportate.
Il precedente
Gli stessi cani erano stati protagonisti di un altro attacco appena una settimana prima, quando avevano aggredito una ragazza nello stesso luogo. In quell’occasione, il padrone della villetta era riuscito a liberare la giovane, riportando ferite anche lui. L’intervento dei veterinari della Asl non aveva portato alla cattura degli animali, complice l’assenza del proprietario e le difficili condizioni di degrado dell’area.
La dinamica dell'aggressione
La vittima di ieri notte era in visita alla villetta, apparentemente di proprietà di un amico che non si trovava sul posto. Quando i cani si sono avventati su di lei, le sue urla hanno svegliato i vicini, che hanno chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenute le volanti della polizia e un’ambulanza del 118. Per fermare l’attacco e mettere in sicurezza l’area, un agente è stato costretto a esplodere un colpo di pistola in aria, facendo disperdere gli animali.
Le condizioni dei cani e le responsabilità da accertare
Gli animali sono stati descritti come denutriti e in un contesto di degrado che aveva già suscitato l’allarme delle autorità sanitarie. Dopo l’aggressione del 4 gennaio, i veterinari della Asl avevano segnalato la necessità di intervenire per prelevare i cani, ma l’assenza del proprietario aveva impedito l’operazione. Ora, la procura di Latina indaga per comprendere se la tragedia potesse essere evitata e per accertare eventuali responsabilità penali.