Discarica di Malagrotta, Cerroni condannato a 3 anni
- Anita Armenise
- 16 gen
- Tempo di lettura: 1 min
Il tribunale ha disposto la sospensione della pena per i due condannati per la gestione di Malagrotta e ha ordinato diversi risarcimenti

Il tribunale monocratico di Roma ha condannato a tre anni di carcere l'imprenditore Manlio Cerroni, nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione della discarica di Malagrotta. La stessa pena è stata inflitta anche a Francesco Rando, ex braccio destro di Cerroni. Entrambi sono stati riconosciuti colpevoli di aver gestito abusivamente e abitualmente ingenti quantità di rifiuti speciali, a partire dal 2006 fino al 2018, attraverso il consorzio Colari e la società E.Giovi Srl. Cerroni era già finito sotto accusa per la gestione della discarica, nel 2014 ma era stato assolto nel 2018.
Malagrotta, l'accusa: «Omettevano di procedere all'emungimento dalla discarica del percolato»

Cerroni, oggi 98enne, è stato accusato di essere l’amministratore di fatto di Colari e della E.Giovi Srl durante il periodo in cui le aziende sono state coinvolte nella gestione irregolare dei rifiuti. Secondo la ricostruzione delle indagini, insieme a Rando e agli altri legali rappresentanti delle società, avrebbe organizzato un'attività volta al profitto illecito, gestendo rifiuti senza rispettare le normative previste.
Secondo l'accusa «omettevano di procedere all'emungimento dalla discarica di Malagrotta del rifiuto speciale denominato 'percolato di discarica', prodottosi per effetto della infiltrazione dell'acqua piovana nella massa dei rifiuti e della decomposizione naturale degli stessi, che il gestore era obbligato ad emungere e smaltire in base al bilancio idrologico»
Il tribunale ha disposto la sospensione della pena per i due condannati e ha ordinato diversi risarcimenti, tra cui quello a favore del Comune di Roma, che si era costituito parte civile nel processo.