Dalle strade al software: dentro la «Control Room» di Ama
Ama rivoluziona l'igiene urbana della Capitale con la digitalizzazione: il cuore del progetto «Ucronia» e la trasformazione digitale dell'azienda all'interno della sua «Control Room»

Dopo averlo annunciato allo Smart City World Congress di Barcellona, l'evento internazionale dedicato all'innovazione tecnologica per il miglioramento della vita urbana, Ama presenta dentro la propria sede operativa «Ucronia» (Utility, Circular Economy, Real-time, Operation, Navigation, Integration Assets), un progetto che rappresenta una vera e propria trasformazione digitale per la gestione dei servizi di igiene urbana e raccolta rifiuti.
Ucronia: un progetto innovativo per Roma
Con Ucronia vengono introdotti strumenti all'avanguardia, gestiti dalla centrale operativa digitalizzata: una vera «Control Room» ,con tanto di GeoDigital Twin, un gemello digitale della Capitale.
Da questa sala di controllo in via Nicola Spedalieri, alla Montagnola, si gestisce un sistema che consente una mappatura continua delle attività, analizzando i dati in tempo reale per ottimizzare i servizi e supportare la transizione verso un'economia circolare.
Attraverso la digitalizzazione avanzata, Ama garantisce quindi un miglioramento della qualità del servizio, rispondendo rapidamente alle segnalazioni dei cittadini, ottimizzando la pianificazione operativa e promuovendo la sostenibilità.
Dentro la Control Room, le caratteristiche principali di Ucronia
Il lavoro della «control room» di via Nicola Spedalieri si basa su alcuni pilastri fondamentali. La pianificazione urbana avanzata con strumenti digitali per migliorare la gestione del territorio. L'economia circolare, con l'analisi dei flussi di materiali per ridurre gli sprechi e favorire il riciclo. Il monitoraggio in tempo reale possibile proprio con questa Control Room attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per supervisionare e intervenire tempestivamente sulle attività. Fondamentale per questo lavoro è l'integrazione dei dati: una combinazione di informazioni provenienti da diverse fonti per decisioni strategiche, che permettono un'ottimizzazione degli itinerari e una gestione efficiente dei servizi sul territorio.
Monitoraggio e analisi con tecnologia avanzata
Il cuore operativo del progetto è quindi la Control Room, che monitora costantemente il lavoro sul territorio tramite dashboard dedicate. Queste permettono di gestire segnalazioni interne ed esterne, analizzare la disponibilità dei mezzi e la copertura dei turni, tracciare i flussi di rifiuti negli impianti, pianificare itinerari e servizi in modo ottimale.
A ciò si aggiunge il GeoDigital Twin, un modello digitale della città costantemente aggiornato, che fornisce analisi territoriali e geospaziali dettagliate. Questo strumento supporta l'elaborazione di Key performance indicators (Kpi) e la produzione di report interattivi per monitorare e migliorare continuamente la qualità del servizio.
Il funzionamento del GeoDigital Twin di Ama

L'architetto Giuseppe Morone responsabile del digital transformation di Ama ha spiegato il funzionamento del sistema digitale dal Monitoraggio delle segnalazioni: «Il software dispone di tre schermate principali per monitorare le segnalazioni dei cittadini, suddivise per servizi e per posizione geografica. E Permette di visualizzare le segnalazioni in tempo reale su una mappa, identificare la loro posizione e il trend temporale delle segnalazioni».
Sulla gestione mezzi, una dashboard mostra la disponibilità dei mezzi (pesanti e leggeri) in tempo reale: «I confronti con gli anni precedenti evidenziano un miglioramento della disponibilità grazie alla manutenzione predittiva e all'acquisto di nuovi mezzi». Sul monitoraggio dei rifiuti «la dashboard - continua Morone - ci permette di monitorare in tempo reale i rifiuti in ingresso rispetto al limite autorizzato, quindi potete vedere il livello di riempimento delle tonnellate divise all'interno di tutti i nostri impianti».

Una sorta di «gemello digitale di Roma. Un modello interattivo -spiega Morone -, con 10 milioni di oggetti geografici consente di gestire il territorio suddiviso in 44 zone».
Rileva in tempo reale mezzi, aree sensibili. Scuole, mercati e luoghi di culto. «Se facciamo un ulteriore zoom - indica guardando lo schermo interattivo Morone - iniziamo a vedere ad esempio alcuni ulteriori livelli, in viola gli eventi giubilari, geograficizzati, vedete il Circo Massimo, il Vaticano e dimensionati in base alla presenza di pellegrini attese da parte del Vaticano».
Le analisi predittive
Ulteriore funzione sono le analisi predittive, ad esempio per calcolare l’impatto di eventi su cestini, contenitori stradali e infrastrutture: «Possiamo chiedergli di fare un'analisi di profondità per indicarci cosa potrebbe accadere ai nostri servizi nel raggio di un chilometro e lo strumento ci dice: "tu hai dei totali 18mila, 393 CeStò impattati da questo potenziale flusso di persone..."».
Il responsabile del digital transformation di Ama spiega inoltre la pianificazione e analisi geospaziale con la possibilità di analizzare specifiche aree per prevedere necessità operative, come il numero di cestini e strade impattate da grandi eventi. E l'avvio dell'integrazione «sui cestoni smart autocompattanti» con IoT per monitorare il livello di riempimento di 1600 cestoni smart e contenitori in tempo reale». Altri aspetti importanti sono l'integrazione dei dati con altre fonti (molto importanti le segnalazioni esterne) e le informazioni tramite mappe di calore e layer tematici. Il software include anche un modello 3d della città integrato con i modelli Bim (tramite cui tutti i dati rilevanti di una costruzione possono essere raccolti, combinati e relazionati) degli impianti in costruzione. Tutto questo permette anche interventi in tempo reale «e rispondere a emergenze, integrando posizione Gps e dati operativi».
Il presidente di Ama, Bruno Manzi: «La vera potenza sono i dati e come tu li relazioni»

«Ama ha la capacità di ragionare non più in termini artigianali ma in termini industriali, basandosi sulla conoscenza dei fenomeni - sottolinea il presidente Manzi -. Il sistema informativo Ucronia rappresenta un punto di svolta nella gestione dei rifiuti e del decoro urbano».
Con questo strumento «abbiamo la possibilità di immaginare nuovi processi e operazioni di ammodernamento del nostro modo di operare. I dati e gli algoritmi elaborati trasformano l'azienda, insieme agli investimenti operativi in personale, impianti e mezzi».
L’azienda, come spiega il suo presidente, «ha aumentato gli investimenti di dieci volte rispetto all'anno scorso questo dà il senso dell'impegno notevole per migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini». Proprio la collaborazione con i cittadini diventa uno dei punti centrali per questo servizio: «Invitiamo i cittadini a segnalare, perché ci aiuta a rispondere meglio e migliorare la qualità del servizio. Le segnalazioni non sono un fastidio, ma un ausilio fondamentale».
Un evoluzione continua« Ucronia - puntualizza Manzi a La Capitale -, è un sistema evolutivo che si sviluppa in termini scalari e non lineari, grazie ai dati e alle idee dei nostri collaboratori e dirigenti. È un valore immenso, frutto dell’intelligenza interna di Ama. Ogni volta c'è dashboard completamente nuova o un algoritmo diverso, per cui un incrocio diverso di lettura dei dati, perché la vera potenza è questa, sono i dati che sono lì dentro e poi come tu li relazioni».
Un sistema capace anche di resistere meglio alle crisi, come l’incendio di Malagrotta, «che sarebbe stato devastante due anni fa, grazie alle politiche messe in campo sul tema degli sbocchi, non è stato sentito dai cittadini come sarebbe stato sentito due anni addietro». Manzi pensa anche al futuro prossimo: «Sappiamo già come comportarci per il prossimo anno, per rispondere alle esigenze del Giubileo dei Giovani e agli eventi ordinari e straordinari. Questa programmazione è una rivoluzione per Ama».
Il direttore generale di Ama, Filippi: «Normalizzare Ama»

Una strategia a lungo termine per normalizzare l'azienda: «Cosa vuol dire normalizzare l'azienda Ama? Beh - risponde a La Capitale Alessandro Filippi, presidente Ama -. Un'azienda normale è un'azienda capace di essere consapevole di che cosa è, innanzitutto il primo operatore d'Italia, di avere la misurabilità dei propri risultati e di poter ogni giorno pianificare e presidiare il territorio dove opera, un'azienda normale».
Quello che è stato presentato oggi è una delle« leve abilitanti della normalizzazione di Ama - spiega Filippi -, quella che le permette di avere accanto alla fatica quotidiana delle colleghe e dei colleghi che stanno per strada, che è il luogo dove noi vinciamo la nostra partita, la possibilità di misurare, di raccontare, di presidiare quello che potrebbe succedere, quello che succederà e quindi utilizzare al meglio la tecnologia accompagnata con la gestione della realtà per risolvere la peculiarità e i problemi di questa città e anche coglierne tutte le opportunità che Roma può offrire». E conclude citando Lucio Dalla: «L'impresa eccezionale... è essere normale»
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