Dalla Colombo alla Nomentana: tir in protesta a Roma, quali sono le strade coinvolte
- Redazione La Capitale
- 17 feb
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La manifestazione è programmata dalle 8 alle 14 e prevede un corteo itinerante promosso dalle associazioni del settore dell'autotrasporto

Andranno in giro per la città a passo di lumaca. Sono circa 40 i veicoli del settore dell'autotrasporto che arriveranno oggi a Roma, dalla Pontina alla Nomentana, per protestare contro il Governo e il ministero dei Trasporti.
Il corteo itinerante di 40 mezzi
La manifestazione è programmata dalle 8 alle 14 e prevede un corteo itinerante promosso dalle associazioni del settore autotrasporto, con veicoli che giungeranno nella Capitale da diverse province italiane. In città arriveranno 40 motrici che confluiranno nel parcheggio di viale Silvio Gigli a Saxa Rubra. Da qui, secondo modalità concordate con la Questura, 4 mezzi partiranno verso corso D’Italia per raggiungere il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti percorrendo via Flaminia Nuova, viale Tor di Quinto, via del Foro Italico, Circonvallazione Salaria e via Nomentana.
Coinvolte via Pontina e via Cristoforo Colombo
Gli altri 36 veicoli da Saxa Rubra raggiungeranno piazzale Nervi, nel parcheggio nei pressi del Palalottomatica, lungo l'itinerario del Grande raccordo anulare (uscita 26 direzione Centro), via Pontina e via Cristoforo Colombo (corsia di destra).
A partire dalla notte scorsa è stata vietata la sosta in piazzale Nervi, piazzale di Porta Pia, tra Via Ancona e Corso d’Italia. Il provvedimento riguarda anche corso d’Italia, da piazzale di Porta Pia al civico 108, via Nomentana, nel tratto compreso tra piazzale di Porta Pia e il civico 13 e le due carreggiate di viale Silvio Gigli tra via Nicolò Carosio e viale Maurizio Barendson.
Le ragioni della protesta
La manifestazione degli autotrasportatori è la seconda tappa della protesta dopo quella di Napoli e punta ad «accendere i riflettori sulla totale e assoluta sottovalutazione delle problematiche che affliggono il mondo dell’autotrasporto italiano, totalmente emarginato dalle priorità del Governo», hanno scritto in una nota le associazioni. «In un anno, ovvero nel corso dell’intero 2024 – sottolinea il Segretario generale dell’associazione Trasportounito, Maurizio Longo – il ministro dei Trasporti si è degnato solo due volte di incontrarci e i contenuti delle riunioni, del tutto insignificanti, hanno confermato non solo l’assoluta mancanza di interesse e di partecipazione, ma anche la totale ignoranza della magnitudo dei problemi che potrebbero sfociare in un collasso della mobilità delle merci nel nostro Paese».