top of page
Gianluca Teodori

Dai rimpianti all’ Anno Zero, passando per lo stadio

Di Gianluca Teodori, Responsabile News di RDS e Capo Redattore di RadioTV Serie A con RDS Tempo di bilanci, programmi, forse velleità. Roma e Lazio mettono alle spalle un campionato una stagione lontana dalle aspettative, segnata da un derby di Coppa Italia che ha cambiato tutto per entrambe. Il 10 gennaio è la data dello snodo: la Roma ha cacciato Jose Mourinho. La Lazio ha pensato di rilanciarsi, sbagliando.

Solo a Roma e solo alla Roma si poteva passare da un’emozione all’ altra con tanta rapidità e sempre sullo sfondo del sold out, unico Giubileo pagano della Capitale giallorossa. Via Special One e le sue crociate, anti-sistema, anti- arbitri, alla fine anche anti-Friedkin. Dentro Daniele De Rossi, capitan futuro che diventa guida, catalizzatore, nuovo asceta, trascinatore.


stadio olimpico Roma Serie A
Stadio Olimpico Roma, Credit: Pixabay

Buon senso, sorriso, giusto veleno hanno portato risultati in serie, annacquati qua e la da inciampi nelle squadre oggettivamente più forti della sua Roma nata dal recupero di uomini fondamentali, Lorenzo Pellegrini su tutti. Fin qui il dato tecnico ed emozionale, quello del cuore e dell’appartenenza. Ma poi ci sono i conti e la mancata qualificazione Champions condizionerà al ribasso il mercato, affidato al nuovo diesse Florent Ghisolfi, tra gli artefici del miracolo Nizza. La sintesi è questa, con tanti elementi dell’organico attuale in bilico. Lukaku oggi è un riscatto troppo pesante, a meno di un anno dallo sbarco di Ciampino. E Dybala continua a rappresentare un’incognita, dal punto di vista fisico, a meno di due anni dalla festa dell’ Eur. Una certezza c’è, la necessità di rifondare.

Il Derby del 10 gennaio ha fatto illudere il mondo Lazio, nel senso che tutti credevano ancora nelle capacità di Maurizio Sarri di dare un senso a una stagione nata male. Mercato in ritardo accentrato da Lotito, mercato carente alla fine per quello che chiedeva il tecnico, sconfitte imbarazzanti all’ inizio che hanno attardato la squadra rispetto alle posizioni di vertice. Annata parzialmente riabilitata dal cammino Champions, terminato prima delle dimissioni di Sarri, incappato nel frattempo in una crisi senza soluzioni. Da qui le poche certezze sembrano dissolversi: prima un traghettatore sembra la soluzione più idonea, poi si punta su Igor Tudor. Si punta fino a un certo punto visto che il tecnico croato firma solo per un anno e mezzo dopo l’ interregno di Martusciello. Insomma Tudor non saldissimo almeno fino a questo punto, soprattutto alla luce di un cammino in campionato che non ha cancellato le lacune della squadra, nonostante risultati in assoluto positivi. Di fatto, al di là degli spifferi di spogliatoio, di mal di pancia e dei presunti dissidi, la Lazio non ha ancora un’ identità e soprattutto ha perso pezzi. Felipe Anderson, Luis Alberto, forse Guendouzi e Romagnoli. Non sembrano risolti i rebus dell’ attacco, oggettivamente carente e soprattutto la società dovrebbe affrontare una ricostruzione che sembra fuori portata rispetto alle sue abituali dinamiche, alle sue consuete tempistiche.

 

Ecco perché il 2024 nella sua seconda metà rappresenta un vero Anno Zero, in un modo o nell’ altro per la Capitale calcistica, appesa ai progetti futuribili per i nuovi stadi: l’ iter lunghissimo della Roma a Pietralata, quello più volte annunciato dalla Lazio per il Flaminio. Uno step fondamentale per i patrimoni dei due club: importante per la Roma che ha lasciato la Borsa e per la Lazio che a Piazza Affari è ancora quotata ma non contempla aumenti di capitale. Questioni che vanno oltre una sessione di mercato. Saranno indicative degli sviluppi futuri, delle vere ambizioni dei club, diranno chiaramente e davvero se si può puntare a posizioni di rilievo o se lo standing futuro ristagnerà tra sesto e settimo posto. Non solo alle spalle delle grandi tradizionali ma anche a club in ascesa costante, come l’ Atalanta. I modelli possono anche essere copiati. In fondo non sarebbe un disonore. Tutte le opinioni riportate nell'articolo sono immagine esclusiva del pensiero dell'autore

Comentarios