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Da Napoleone agli orrori delle guerre: sulle sponde del lago di Bracciano il viaggio tra gli aerei famosi della storia

  • Immagine del redattore: Titty Santoriello Indiano
    Titty Santoriello Indiano
  • 19 feb
  • Tempo di lettura: 2 min

Una giornata al museo storico dell'Aeronautica militare con cui, tramite la società Cs servizi museali Scarl, il XV municipio di Roma ha siglato un protocollo di intesa. Durante la visita, La Capitale è entrata nell'elicottero che ha consentito gli spostamenti di tre papi.

Un viaggio tra passato e presente, dal mondo meccanico ed analogico a quello digitale

Aereo esposto all'esterno del museo storico dell'Aeronautica militare
Aereo esposto all'esterno del museo storico dell'Aeronautica militare

Il viaggio inizia con il «ballon du sacre», il più antico cimelio aeronautico conosciuto, unico superstite dell’era delle mongolfiere. Tradotto «il pallone della consacrazione» era stato realizzato dall’aeronautica francese all’inizio del 1800 in onore di Napoleone Bonaparte. Una sera un forte vento ne ruppe gli ormeggi trascinandolo alla deriva. Dopo quasi un giorno di volo precipitò nel lago di Bracciano. Questa è solo una delle tante vicende che si scoprono  al museo storico dell'Aeronautica militare con cui, tramite la società Cs servizi museali Scarl, il XV municipio ha siglato un protocollo di intesa.


Firma del protocollo di intesa (Video completo sul profilo Instagram de La Capitale)

Al confine tra Roma e i laghi

Il museo si trova a Vigna di Valle sulle sponde del lago. Il territorio del municipio, dopo Cesano, prosegue con la località «il Polline», terra di confine tra Roma e i comuni di Martignano e Bracciano. E' anche la vicinanza geografica a pesare sulla decisione di siglare il protocollo che consentirà alla cittadinanza di accedere al museo ad una tariffa ridotta.



Ieri e oggi, la storia in cinque sale

Nelle cinque sale, tra le quali è presente un tunnel che ricorda l’abitacolo di un aereo - dove si possono visionare  film sull’aeronautica - sono esposti in maniera spettacolare prototipi di aerei dai primi modelli ai giorni nostri attraversando anche la vita dei piloti, gli aneddoti e gli orrori della I e della II guerra mondiale e dell’era fascista. «Una storia, quella dell'aeronautica, che si intreccia con la storia collettiva e che bisogna conoscere, a partire dai più giovani», ha detto il presidente del XV municipio Daniele Torquati in visita al museo insieme all'assessore al commercio Tommaso Martelli che è anche un pilota.


Elicottero dell'aeronautica militare Sh3d (Video integrale sul profilo instagram de La Capitale)

L'elicottero del Papa

Insieme al colonnello Paolo De Vita, direttore del museo e al primo luogotenente Paolo Liberati, la Capitale ha visitato l'elicottero dell'aeronautica Sh3d che è stato utilizzato per il trasporto vip e in particolare per gli spostamenti di tre papi: Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Acquistato dall'Italia nel 1975, il primo prototipo risale al 1959, ha i sedili in pelle beige ed è completamente analogico: c'è una leva che consente l'elevazione del mezzo e di regolare la potenza del motore, un'altra che rende possibile all'elicottero di virare a destra o sinistra, avanti o dietro e i pedali che, in sostanza, servono a muoverlo su un'asse verticale. Oggi, ha spiegato De Vita, «la situazione è completamente cambiata», tutto è digitale proprio come per gli aerei. In passato «il velivolo era comandato dai cavi d’acciaio che governavano i comandi, col passare degli anni non c’è più un movimento meccanico ma è tutto computerizzato con un impulso elettrico: il famoso fly by wire».









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