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Redazione La Capitale

Da Conte a Calenda: Dybala incanta la politica

Plauso bipartisan, la sua scelta coraggiosa e utile alla seria A: «Chapeau»

dybala

Paulo Dybala incanta la politica e la sua scelta di rimanere alla Roma raccoglie un plauso bipartisan che va al di là dei partiti e delle fedi calcistiche: da Giuseppe Conte a Matteo Salvini, dal Pd alla Lega tutti elogiano la decisione del campione argentino di rinunciare ad una valanga di soldi (non che ne guadagni pochi restando alla Roma) e ne sottolineano l'importanza per il campionato italiano serie più povero di grandi talenti. Tra passione ed analisi tecniche i politici italiani hanno tutti seguito il tormentone agostano delle sirene arabe per Dybala e i silenzi della proprietà americana sulla sua uscita.


A dare il via ai commenti è stato un romanista doc come Giuseppe Conte che in tarda serata si è manifestato con un post:

«Che un giocatore professionista ormai trentunenne rifiuti una cifra monstre per rimanere e lottare con la squadra e la città che lo hanno accolto a braccia aperte è una bella pagina di sport. Paulo Dybala: chapeau!».


Pochi minuti dopo lo segue uno sfegatato tifoso milanista nonché vicepremier e segretario della Lega che più stringatamente scrive «applausi per Dybala» accompagnando il messggio con l'emoticon delle manine. Non poteva mancare poi Ignazio La Russa, seconda carica dello Stato tifosissima dell'Inter, che ha svelato la sua passione per il giocatore argentino e anche un retroscena di mercato: «Dybala è il mio giocatore preferito, Lautaro Martinez a parte», ha premesso il presidente del Senato. Per poi aggiungere: «due anni fa Marotta, lo confesso, mi aveva detto che eravamo a un passo dal farlo venire all'Inter» e «se io oggi potessi comprare un giocatore lo comprerei, è uno di quelli che fa innamorare quando lo vedi giocare».


Il calcio «è divertimento e bellezza e nessuno ultimamente è stato al suo pari: Sono strafelice che rimanga nel campionato italiano».


Anche Carlo Calenda, che si definisce un tifoso moderato, si dice «contento» della scelta della Joya ma soprattutto ne evidenzia la scelta «coraggiosa e controcorrente». Più tecnica l'analisi del deputato Dem Paolo Berruto - come d'altronde ci si aspetta da un ex allenatore della nazionale di pallavolo - che sottolinea la «ritrovata dignità» che porta nel mondo del calcio: «la notizia più significativa è che il nostro campionato non perde l'ennesimo giocatore importante e speriamo recuperi un senso di appartenenza non solo alla singola squadra. Una volta quasi si sgomitava per venire a giocare in Italia. E vedere che qualcuno rifiuta un'offerta sul piano tecnico inferiore di fronte a un grande vantaggio economico speriamo restituisca una bella dignità anche al campionato». Certo, conclude «invidio i tifosi della Roma».

Oltre sessantamila tifosi che già domenica seraall'Olimpico avranno occhi solo per la Joya.

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