Il Lazio è la seconda regione per numero di donne dirigenti
- Edoardo Iacolucci
- 6 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Il Lazio si conferma la seconda regione italiana per numero assoluto di donne dirigenti, con la percentuale femminile più alta rispetto alla quota maschile (28,2 per cento). Una dirigente italiana su cinque lavora a Roma, che rappresenta oltre il 96 per cento delle donne dirigenti della regione

La managerialità italiana continua a crescere nel settore privato, registrando un aumento del 2,6 per cento nel 2023 rispetto all'anno precedente, secondo il report elaborato da Manageritalia basato sugli ultimi dati ufficiali dell'Insp. A trainare questa crescita è soprattutto la componente femminile, che ha registrato un incremento del 5,1 per cento, contro l'1,9 per cento degli uomini.
Roma e il Lazio: protagonisti della crescita manageriale
Il Lazio si conferma la seconda regione italiana per numero assoluto di donne dirigenti, con la percentuale femminile più alta rispetto alla quota maschile (28,2 per cento). Una dirigente italiana su cinque lavora a Roma, che rappresenta oltre il 96% delle donne dirigenti della regione. Questo dimostra il ruolo centrale della Capitale e della regione nel processo di crescita e inclusione nel management aziendale.
Le province laziali con la maggiore crescita nel numero di donne dirigenti sono Frosinone: +30,23 per cento nell'ultimo anno, +107,41 per cento dal 2008 Latina: +8,3 per cento nell'ultimo anno, +125 per cento dal 2008
Al contrario, Rieti si posiziona tra le ultime province italiane per numero di donne dirigenti (soltanto 13), mentre Viterbo si distingue per avere la quota più alta della regione (30 per cento), nonostante una flessione del -7,69 per cento nell’ultimo anno.
L’ascesa delle donne nei ruoli dirigenziali
Il trend conferma la rincorsa verso la parità di genere nel management: dal 2008 al 2023, le donne dirigenti sono cresciute del 101,5 per cento, mentre gli uomini hanno subito un calo del 2,8 per cento. Complessivamente, il numero totale di dirigenti in Italia è aumentato del 9,6 per cento. Oggi, le donne rappresentano il 21,9 per cento del totale dei dirigenti, con una crescita costante negli ultimi anni (21,4 per cento nel 2022, 20,5 per cento nel 2021 e 19,1 per cento nel 2020).
Secondo Marco Ballarè, Presidente di Manageritalia, questi dati evidenziano un percorso positivo, ma ancora incompleto:
«La crescita della managerialità in Italia dimostra che il cammino verso la parità è in atto, ma c'è ancora molto da fare. L'inclusione femminile non è solo una questione di equità, ma anche un vantaggio competitivo per aziende e mercato».
Diversità e inclusione: un fattore vincente per le imprese
Cristina Mezzanotte, coordinatrice dell'area Dei di Manageritalia, sottolinea l'importanza dell'inclusione:
«Non si tratta solo di una questione etica, ma di un fattore strategico. Le aziende che valorizzano la diversità ottengono migliori risultati in termini di produttività, crescita e benessere organizzativo».
La crescita delle dirigenti è visibile in tutti i settori economici, con il terziario che si conferma come il comparto più "rosa". In particolare: Sanità e assistenza sociale: 52,3 per cento donne dirigenti, Istruzione: 34,4 per cento, Altre attività di servizi: 28,4 per cento
I settori con la maggiore crescita di dirigenti nell'ultimo anno sono le attività professionali: più 11,2 per cento, seguite da costruzioni: più 8,3 per cento, alloggio e ristorazione, più 5,3 per cento, e infine trasporto e magazzinaggio con un più 4,5 per cento
Milano e Roma in testa
A livello territoriale, Roma si conferma un punto di riferimento fondamentale nella crescita della managerialità femminile. Con 5.659 donne dirigenti, la Capitale è seconda solo a Milano (10.987), seguita da Torino (1.469).
Le prime dieci posizioni della classifica nazionale sono dominate da province del Nord Italia, ma il Lazio si distingue per il forte incremento percentuale delle donne dirigenti, testimoniando un cambiamento strutturale nel tessuto imprenditoriale della regione.
I dati del report di Manageritalia evidenziano come la managerialità, soprattutto quella femminile, sia una leva strategica per la crescita e la competitività delle imprese italiane. Roma e il Lazio emergono come protagonisti assoluti di questa tendenza, con una crescita delle donne dirigenti sopra la media nazionale. Il cammino verso la parità è tracciato, ma è necessario continuare a investire su inclusione e valorizzazione del talento per un futuro più equo e prospero.