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Redazione La Capitale

Corteo contro le guerre. «Siamo ebrei e palestinesi, siamo russi e ucraini: l’umanità non ha confini»

Aggiornamento: 27 ott

Ha preso il via alle 14.35 da Porta San Paolo la manifestazione contro le guerre

Slogan corteo contro le guerre
Slogan corteo contro le guerre

Si è svolto il corteo per la pace intitolato «Fermiamo le guerre, il tempo della pace è ora». Una mobilitazione nazionale per chiedere il «cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo».


Il corteo, in partenza da piazza di Porta San Paolo, ha attraversato il centro della Capitale. L’appuntamento è promosso Europe for Peace, Rete italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, AssisiPaceGiusta, Sbilanciamoci e «sostenuta da oltre 350 organizzazioni della società civile», come spiegano gli stessi promotori.

«In un contesto internazionale sempre più militarizzato e segnato da guerre» - affermano -, sofferenze e scelte politiche senza investimenti reali in diplomazia, è essenziale dire insieme: basta con l’impunità. Basta con la complicità. Basta con l’inazione».


I manifestanti dicono «no al riarmo, no all’aumento delle spese militari, no alla produzione e diffusione delle armi nucleari, no all’invio di armi ai paesi in guerra». E spiegano di essere «insieme per buttare fuori dalla storia tutte le guerre, le invasioni, le occupazioni, i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità, i genocidi, i terrorismi».


«Siamo ebrei e palestinesi, siamo russi e ucraini: l’umanità non ha confini». E poi: «I popoli non possono essere annientati e neanche fermati ai confini, ma solo mescolati». Sono soltanto alcuni degli slogan del corteo per la pace che da piazza di Porta San Paolo si sta muovendo in direzione Colosseo. In mezzo al fiume di persone bandiere della Pace e della Palestina. «Fermiamo le guerre, il tempo della pace è ora», recita invece lo striscione in testa al corteo. Uno striscione della Fc-Fgc punta il dito contro la Nato: «Libano, Ucraina, Palestina: Nato assassina», si legge. Sul carro invece lo striscione «Stop massacro». Dalle casse anche diverse canzoni. Tra queste «Eskimo» di Francesco Guccini passando «Contessa» nella versione dei Modena City Ramblers, «Clandestino» di Manu Chao, «Bella Ciao», Rino Gaetano e 99 Posse


Presenti l’Anpi, la Cgil, Emergency, le Acli, la Rete No Bavaglio e molte altre associazioni. Nel corteo un grande bandiera della Pace portata dai manifestanti. Presente il segretario della Cgil Maurizio Landini, i leader di Avs Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli e diversi esponenti del Partito Democratico.

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