Controlli sulle attività ricettive a Roma: 3500 ispezioni e oltre 1,6 milioni di euro recuperati
- Redazione La Capitale
- 3 gen
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Nel 2024 la polizia locale ha eseguito 3500 verifiche su alberghi e strutture extralberghiere, scoprendo irregolarità e recuperando oltre 1,6 milioni di euro di contributo di soggiorno non versato

Nel 2024, la polizia locale ha intensificato i controlli sulle attività ricettive, tra cui alberghi e strutture extralberghiere, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’abusivismo e combattere l’evasione del contributo di soggiorno. Complessivamente sono stati eseguiti circa 3500 controlli, con un focus particolare sulle aree più turistiche della città.
Le verifiche sono partite a pieno regime a metà febbraio, dopo la ricostituzione di un reparto di coordinamento per i controlli sul territorio, voluto dal comandante generale della polizia locale, Mario De Sclavis. Questo reparto ha lavorato in sinergia con i settori di polizia amministrativa dei gruppi territoriali, portando a una serie di accertamenti che hanno rilevato circa 1200 violazioni. Tra queste, sono emerse oltre 250 strutture completamente abusive o con titoli difformi, non autorizzate a esercitare l’attività ricettiva.
Le irregolarità più comuni riscontrate riguardano principalmente la difformità dei titoli autorizzativi, l’aumento non autorizzato della capacità ricettiva e problematiche legate alla sicurezza, come la mancanza di percorsi anti-incendio. Altre anomalie riguardano l’assenza della tabella delle tariffe e irregolarità di tipo amministrativo o edilizio.
Oltre ai controlli sui titoli e sulle regole relative all’esercizio dell’attività ricettiva, la polizia locale ha monitorato anche la gestione del contributo di soggiorno, scoprendo oltre 230 strutture non in regola con il versamento o la dovuta comunicazione dell’imposta. Più di 500 attività sono ancora in fase di accertamento. Grazie a questi interventi, sono stati recuperati oltre 1,6 milioni di euro di contributo non versato.
Nei confronti dei gestori che non hanno regolarizzato la propria posizione, sono già state avviate le procedure per la comunicazione di danno erariale alla Corte dei Conti. Inoltre, circa 20 gestori sono stati denunciati per non aver comunicato obbligatoriamente all’Autorità di pubblica sicurezza i dati relativi agli ospiti, come previsto dalla legge. La posizione di altri 30 titolari è ancora al vaglio per la stessa motivazione.
Le zone della Capitale maggiormente colpite dai fenomeni di abusivismo sono il I municipio, in particolare nelle aree turistiche di Trastevere, Prati e Rione Monti, ma anche il Centro Storico, diverse aree del II e XIII municipio, nonché il litorale romano, inclusa Ostia.