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Contrae la meningite a Regina Coeli, è grave. Catarci: «Intervenire subito per bloccare la diffusione»

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 10 apr
  • Tempo di lettura: 1 min

La Asl Roma 1 ha avviato il protocollo di prevenzione nella struttura carceraria vista la pericolosità di una malattia potenzialmente letale e trasmissibile

Contrae la meningite a Regina Coeli, è grave. Catarci: «Intervenire subito per bloccare la diffusione»
Carcere (Immagine di archivio)

Si trova all'ospedale Spallanzani in gravi condizioni l'uomo detenuto al carcere di Regina Coeli, in attesa di giudizio, dove ha contratto la meningite. Mentre il quarantenne è in terapia intensiva, la Asl Roma 1 ha avviato il protocollo di prevenzione nella struttura carceraria vista la pericolosità di una malattia potenzialmente letale e trasmissibile.


«È fondamentale che le autorità competenti intervengano con urgenza per bloccare sul nascere la diffusione dei fattori batterici o virali e, più ingenerale, per assicurare condizioni igienico-sanitarie adeguate all'interno delle carceri», è l'appello di Andrea Catarci, responsabile dell'ufficio di scopo Giubileo delle persone e partecipazione di Roma.


«Nell'esprimere la nostra vicinanza alla persona detenuta e ai familiari, auspichiamo un pronto miglioramento delle sue condizioni di salute», ha aggiunto Catarci sottolineando come «le carenze dei servizi sanitari negli istituti penali, aggravate dal sovraffollamento e dalla riduzione del ricorso alle pene alternative», possano mettere «a rischio sia la salute delle persone ristrette che quella del personale interno».





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