Confiscate ville di lusso al boss della 'ndrangheta di Anzio e Nettuno Giacomo Madaffari
- Redazione La Capitale
- 17 feb
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Madaffari è già in carcere. Ma oggi il tribunale delle misure di Prevenzione di Roma ha deciso di confiscare tutti i beni sequestrati lo scorso 6 novembre 2023

Colpo grosso alla ‘ndrangheta sul litorale romano. I carabinieri hanno sequestrato a Giacomo Madaffari, boss considerato il vertice del clan attivo tra Anzio e Nettuno, 10 ville di lusso, con piscina e ascensore interno, 6 terreni e 5 conti finanziari.
Madaffari è già in carcere, condannato in primo grado a 28 anni di reclusione nell’ambito dell’inchiesta «Tritone», un’operazione che nel febbraio 2022 aveva portato a 78 arresti e aveva svelato gli affari illeciti della cosca nel Lazio.
Madaffari, la confisca e la sorveglianza speciale
Ma oggi il tribunale delle misure di Prevenzione di Roma ha deciso di confiscare tutti i beni sequestrati lo scorso 6 novembre 2023. Un patrimonio stimato in circa 4 milioni di euro, che comprende, 10 ville di lusso con piscina e ascensore interno, situate tra Nettuno e Anzio, 6 terreni situati tra Anzio, Nettuno ed Aprilia e 5 conti finanziari, denaro contante, 2 auto di grossa cilindrata e titoli per un valore di 120mila euro.
Oltre alla confisca dei beni, il boss dovrà sottostare a 5 anni di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Nettuno. L’indagine «Tritone» aveva anche messo in luce l’infiltrazione del clan nel tessuto economico e politico locale, con legami tra mafiosi e amministratori pubblici. Proprio per questo, nel 2022, i comuni di Anzio e Nettuno erano stati sciolti per mafia, dopo l’intervento delle Commissioni d’indagine prefettizie.