Concertone di Capodanno a Roma, il Circo Massimo resta senza cast: ore decisive in Campidoglio
Dopo le polemiche su Tony Effe e i ritiri di Mahmood e Mara Sattei, il Comune cerca soluzioni in extremis per salvare il concertone di Capodanno . Intanto, il trapper annuncia un contro-show al Palasport

Il concertone di Capodanno al Circo Massimo è ancora in bilico. Dopo l’esclusione di Tony Effe per le accuse di sessismo legate ai testi delle sue canzoni e il ritiro di Mahmood e Mara Sattei, in Campidoglio si lavora senza sosta per trovare una soluzione, ma l’incertezza regna sovrana.
Fonti interne lasciano trapelare che il concerto potrebbe trasformarsi in una manifestazione artistica diversa. «È possibile che l’evento si tenga in una forma diversa», spiegano, ma i tempi stretti e le polemiche rendono l’impresa complicata. L’assessore ai Grandi Eventi, Alessandro Onorato, che aveva curato la selezione del cast, è rimasto in disparte, lasciando la scena alla Cultura con Massimiliano Smeriglio.
Tony Effe raddoppia, contro-show al Palasport
Mentre il Comune naviga a vista, Tony Effe non resta a guardare. Il trapper ha organizzato un concerto alternativo al Palasport di Roma per la sera del 31 dicembre, con un biglietto a prezzo simbolico di 10 euro. Sui social, il cantante sta mantenendo alta l’attenzione con annunci mirati: «Non sarò solo sul palco, sarà una festa vera», ha dichiarato ai suoi tre milioni di follower su Instagram, senza però rivelare i nomi degli ospiti.
Non è escluso che Mara Sattei e Mahmood, che hanno rinunciato al Circo Massimo, possano unirsi al suo contro-show, alimentando ulteriormente le polemiche. Oggi Tony Effe incontrerà i fan alla Discoteca Laziale per il firma copie del suo album «Icon», un evento che potrebbe offrire nuovi indizi sulla serata al Palasport.
Il Codacons alza il tiro
Nel frattempo, il Codacons ha acceso un altro fronte, inviando una diffida al sindaco Roberto Gualtieri e al ministero dell’Economia per chiedere il ritiro dell’autorizzazione al concerto di Tony Effe al Palasport. «È inaccettabile che si usino due pesi e due misure su un tema così delicato come la violenza contro le donne», accusa l’associazione, criticando il trasferimento dell’artista da una piazza pubblica a un teatro privato.
Un Capodanno in cerca di identità
Sul fronte istituzionale, si valutano opzioni per salvare la serata. Tra le proposte sul tavolo, quella di destinare il budget del concertone a iniziative benefiche a favore delle donne vittime di violenza. C’è anche chi suggerisce di investire i fondi in una serie di eventi diffusi in tutta la città, una proposta avanzata dal Coordinamento nazionale Stage & Indies.
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