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Commissione Orlandi, l'amico d'infanzia Magnesio chiede la seduta segreta: «Mi diede un bacetto e disse "addio"»

Edoardo Iacolucci

Alla commissione sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, Magnesio richiede seduta segreta, Morassut difende l'audizione di Don Vergari

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Emanuela Orlandi in foto, Pierluigi Magnesio in alto a sinistra

Pierluigi Magnesio, l'amico di infanzia di Emanuela Orlandi, ha richiesto la secretazione totale della sua audizione prevista dalla Commissione bicamerale d'inchiesta sulle scomparse di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. La richiesta è stata confermata dal presidente della commissione, il senatore Andrea De Priamo, all'inizio dei lavori della seduta. Magnesio, che sarà ascoltato a breve dalla commissione, ha anche chiesto di non comparire in video durante la sua testimonianza, che si preannuncia cruciale.


Orlandi, le rivelazioni di Magnesio: un addio affettuoso prima della scomparsa

«L'ambiente in Vaticano era pesante» spiega Magnesio. Le rivelazioni di Magnesio, che risalgono a 41 anni dopo la scomparsa di Emanuela Orlandi, sono al centro dell'attenzione. Durante un'intervista su Youtube a «Indagini Aperte», l'amico d'infanzia di Emanuela aveva rivelato di essere stato  «innamoratissimo» di lei e di aver recentemente ricordato un saluto particolarmente affettuoso da parte della giovane pochi giorni prima della sua misteriosa sparizione. In quella occasione, alle 8 di sera sotto casa sua, Emanuela gli avrebbe detto: «Addio».

Un elemento che pone le basi per nuove domande sulle circostanze della sua scomparsa.


Pierluigi Magnesio, sottolineando che il Vaticano di ora sia aperto presume, in quell'intervista, che il «Vaticano di una volta» se avesse saputo e parlato l'«avrebbe fatto tacere. Quello che è successo a Emanuela poteva succedere ad ognuno di noi. Ho avuto paura di morire».


L'audizione di Don Vergari e il punto di Morassut, vicepresidente della Commissione

Nel contesto dell'inchiesta, l'audizione dell'ex rettore della basilica di Sant'Apollinare, Don Piero Vergari, è stata un altro momento importante. Il vicepresidente della Commissione bicamerale, Roberto Morassut, deputato Pd e vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, ha voluto chiarire la posizione della commissione in merito all'approccio adottato durante l'audizione di Don Vergari.


Il vicepresidente Morassut ha spiegato che «l'audizione di Don Vergari era non solo inevitabile, ma anche necessaria considerando il profilo che questa persona ha assunto nel corso delle indagini nel tempo. Naturalmente ci siamo trovati tutti davanti ad un uomo avanti con gli anni e ci siamo relazionati con delicatezza proprio in ragione della sua età. Anche per questo ringrazio il presidente Andrea De Priamo».


Questo, in risposta alle critiche, in particolare del senatore Maurizio Gasparri, che aveva parlato di «supplizio» per il prelato, Morassut ha sottolineato che, essendo Don Vergari un uomo anziano, la commissione si è relazionata con lui «con delicatezza» per rispetto della sua età.

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