Cgil di Roma da sabato in piazza per sostenere i referendum. Di Cola: «Seicento mila firme raccolte, ora nuove mobilitazioni»
- Redazione La Capitale
- 18 feb
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I quesiti proposti riguardano l'abolizione del Jobs Act, lo stop ai licenziamenti ingiusti nei luoghi di lavoro, miglioramento della sicurezza sul lavoro

Lo scorso anno «abbiamo raccolto 600 mila firme per il referendum», e quest'anno, a partire da sabato, torneremo in piazza per tre importanti occasioni».
La prima relativa al movimento pacifista per chiedere la pace, poi per la protesta contro il «decreto paura» del governo e fine per far partire le giornate della partecipazione nelle piazze.
«L'obiettivo sarà ricordare che entro il 15 giugno ci saranno 5 referendum popolari in cui chiederemo 5 sì per cambiare il nostro Paese».
Sono le parole di Natale Di Cola, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, all'assemblea del comitato regionale a sostegno dei referendum, nella sala dello Spazio pubblico a Porta Maggiore, qui a Roma.
Di Cola: «Il referendum è lo strumento più concreto per cambiare le cose»
«Oggi, all'assemblea, sono presenti persone che hanno il coraggio di non rassegnarsi all'idea che il lavoro possa essere precario e senza dignità», ha aggiunto Di Cola. Il referendum è l'azione più concreta che potevamo intraprendere per contrastare le politiche del governo».
Come Cgil, i 4 quesiti proposti riguardano l'abolizione del Jobs Act, lo stop ai licenziamenti ingiusti nei luoghi di lavoro, miglioramento della sicurezza sul lavoro. Di Cola ha poi sottolineato la gravità della situazione:
«Mi vergogno di una Regione dove, lo scorso anno, abbiamo dovuto piangere più di 100 morti sul lavoro. Il sistema degli appalti punta solo al profitto, ignorando la dignità delle persone».
Quattrocento comitati nel Lazio e 15 a Roma: il piano della Cgil
Di Cola ha rivolto un appello ai partecipanti:
«Oggi, chi è qui ha scelto di costruire questi comitati, ed è già un grande segnale di coraggio e orgoglio».
I comitati saranno composti da lavoratori e cittadini impegnati nel sostegno ai referendum e nel portare avanti le istanze della Cgil. L'obiettivo è creare almeno 400 comitati nel Lazio e 15 nella Capitale. Ma il lavoro non si fermerà con i referendum:
«È essenziale che questi comitati diventino una base solida per affrontare nuove battaglie. Il Lazio ha bisogno di un movimento ampio per contrastare le disuguaglianze, che oggi continuano a crescere»,
ha concluso Di Cola.