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Centro per senza dimora a Boccea, la Lega non ferma l'accoglienza, il Comune: «Migliora la vita di tutti»

  • Immagine del redattore: Titty Santoriello Indiano
    Titty Santoriello Indiano
  • 13 mar
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 14 mar

 A via Pier delle Vigne nascerà un centro di accoglienza per persone senza fissa dimora contestato dalla Lega che, con alcuni cittadini, ha organizzato una raccolta firme per opporsi al progetto. Ma il Comune è deciso ad andare avanti. L'assessora Funari «L'accoglienza è una proposta per tutelare i più fragili ma anche per migliorare la qualità della vita nei quartieri».

L'attivista Gianluca Peciola: «Prendersela con gli ultimi è immorale e vigliacco»

Aurelio in comune: «La destra soffia sulla paura»

Centro per senza dimora a Boccea, la Lega non ferma il Comune: «L'accoglienza migliora la vita di tutti»
Iniziativa di Aurelio in comune

Era già accaduto ad Ostia e a Ferratella, nel quartiere dell'Eur. Ora la questione si è riproposta in zona Boccea, nel XIII municipio, dove a via Pier delle Vigne nascerà un centro di accoglienza per persone senza fissa dimora. Qui alcuni residenti, con il supporto della Lega, hanno contestato il progetto anche con una raccolta firme. Ma il Comune, sostenuto da molti cittadini e dalle realtà sociali del territorio, ha già avviato i lavori che si concluderanno entro il 2026.


«L'accoglienza tutela i più fragili e migliora la qualità della vita di tutti»

Quello di via delle Vigne è uno dei nove progetti finanziati dal Pnrr, che l'Amministrazione sta realizzando in città. «Vengono chiamate "stazioni di posta"», spiega a La Capitale l'assessora capitolina al Sociale Barbara Funari, in realtà «sono dei centri servizi per accogliere le persone più fragili, senza dimora, e nel contempo, per riqualificare immobili pubblici». In zona Boccea è stato individuato con il municipio uno stabile di circa 250 metri quadri abbandonato da molti anni dove, oltre ai servizi sociali, di orientamento e socio sanitari, sono previsti anche otto posti letto. «Se le persone vivono per strada è un grave problema per loro stesse ma anche per chi abita i quartieri», aggiunge Funari. «L’accoglienza è una proposta per tutelare i più fragili - sottolinea l'assessora - ma anche per migliorare la qualità della vita dei vicini di casa dei più fragili».


Gianluca Peciola, attivista per i diritti umani e scrittore

«Prendersela con gli ultimi è immorale e vigliacco»

Nei giorni scorsi si sono susseguiti vari incontri con la cittadinanza per raccontare il progetto e per affrontare la percezione di paura che in alcuni ha generato. In questo contesto si è tenuta, mercoledì 13 marzo, l'iniziativa «La cura» del collettivo Aurelio in comune alla quale hanno partecipato il docente Christian Raimo e Alice Basiglini di Baobab Experience insieme a Gianluca Peciola, attivista per i diritti umani e scrittore. «Sono paure indotte ad arte politicamente dalla destra di questo Paese che evidentemente non riesce ad affrontare le questioni sociali fondamentali come quelle della sanità pubblica, dei servizi sociali, dei trasporti, dei nidi, quindi ciò che serve a una persona per vivere in condizioni  dignitose», ha commentato Peciola in merito alla contestazione del centro da parte della Lega . «La destra è incapace a dare risposte di questa natura e continua ad individuare come bersaglio gli ultimi e le ultime: è un atto immorale e vigliacco», ha aggiunto l'attivista secondo cui il centro di accoglienza parla di «integrazione». Questo dovrebbe fare la politica: «Agire sulle cause della sofferenza e del disagio e creare occasioni di benessere», non «attacchi strumentali per ottenere pochi voti», ha concluso.


Maristella Urru, Aurelio in Comune, Consigliera municipale

«La destra soffia sulla paura»

Le proteste di questi giorni «sono strumentalizzate da chi la politica la conosce benissimo e utilizza questo progetto per fomentare l'odio e la percezione di paura», dice la consigliera municipale Maristella Urru di Aurelio in comune. «La stessa prefettura, al tavolo per la sicurezza del nostro municipio, ha parlato di dati di criminalità e di reati compiuti in questo territorio di numero inferiore ad altre zone della città», ha precisato Urru. «Quindi questo significa che qualcuno soffia e alimenta queste paure», ha concluso la consigliera. «E' in corso una raccolta firme che sta portando avanti la Lega, in passato ci sono state le ronde nel quartiere e le campagne compro le baby gang», ha detto il consigliere Lorenzo Ianiro. «Sono queste le modalità repressive con cui la destra affronta i fenomeni sociali», ha aggiunto.




 
 
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