- Camilla Palladino
Centocelle, al via la bonifica dopo l'incendio degli sfasciacarrozze del 2022
Nel giro di circa 20 giorni gli operatori dell'Ama, commissionati dal dipartimento al Ciclo dei Rifiuti del Campidoglio, rimuoveranno 200 tonnellate di rifiuti sparsi su quattro ettari di terreno finora occupati dagli sfasciacarrozze di viale Palmiro Togliatti
A due anni dall'ultimo rogo, risalente al 9 luglio 2022, è iniziata la bonifica dei terreni in viale Palmiro Togliatti finora occupati da circa 30 sfasciacarrozze. Da oggi, martedì 10 settembre, otto operatori dell'Ama con il supporto di 3 mezzi speciali (autocarro con braccio a ragno, escavatore e bobcat) saranno impegnati per una ventina di giorni nella rimozione di 200 tonnellate di rifiuti, in molti casi speciali e pericolosi, e di tutte le cancellate delle attività di autodemolizione non autorizzate dal 2018. Sono 14 i siti degradati, nel tratto compreso tra l'incrocio con via Casilina e quello con via dell'Aeroporto di Centocelle, per un'ampiezza pari a quattro ettari. E il costo per la loro pulizia si aggira intorno ai 150mila euro.
Chi paga la bonifica in viale Palmiro Togliatti
Ma chi paga? Per ora si sta facendo carico delle spese il Campidoglio, ma sarà tutto recuperato in danno agli operatori delle attività , che dopo l'incendio del 2022 ricevettero l'ordinanza di rimozione dei rifiuti da parte del sindaco Roberto Gualtieri. Da allora nulla si è mosso, fino ad oggi. Intanto l'amministrazione ha anche avviato le procedure per l'esproprio delle attività irregolari, per un totale di 20 ettari di terreno. Il Campidoglio sta dunque portando avanti le lettere di esproprio con i privati, l'Ater e Cassa depositi e prestiti (proprietari di tutte le particelle in questione). Una volta tornate in possesso del comune, le aree saranno restituite alla cittadinanza tornando a far parte del parco di Centocelle. Proprio l'ingresso di uno degli ormai ex sfasciacarrozze, infatti, diventerà un nuovo ingresso al giardino.
Gualtieri: «Una giornata storica»
«Oggi è una giornata storica - ha spiegato il primo cittadino - perché questo è uno degli oltre 250 interventi di ripulitura delle discariche abusive del territorio, ma è anche qualcosa in più. È la prima tappa verso il parco di Centocelle. Ora procederemo con gli espropri o con l'acquisto delle particelle private. Siamo a buon punto con Ater per l'acquisto delle sue porzioni, più avanti c'è una parte di Cdp che acquisteremo per integrarlo nel parco di Centocelle e farne uno sei suoi accessi. Procederemo prima alla riforestazione, nell'ambito dell'ambizioso progetto originario da 10 milioni di euro, poi alla demolizione del lungo muro che ne impediva la fruizione da parte dei cittadini di questa meravigliosa area verde». Presenti sul posto anche l'assessora all'Ambiente e al Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi, oltre ai presidenti dei municipi V e VII, Mauro Caliste e Francesco Laddaga e al presidente della commissione capitolina Ambiente, Giammarco Palmieri.
Le proteste degli sfasciacarrozze
Alcuni titolari degli autodemolitori che non saranno ricollocati perché privi di titoli autorizzativi, si sono presentati in viale Palmiro Togliatti per protestare. A un uomo che chiedeva a Gualtieri come poteva evitare di perdere il lavoro, il sindaco ha risposto: «Fornite delle aree autorizzabili e noi le autorizzeremo». A tutti gli altri invece ha ricordato che «c'è una palese inadempienza rispetto a un'ordinanza che imponeva azioni che non sono state compiute. Stiamo ripulendo quello che avrebbero dovuto fare loro e la fragilità di Roma agli incendi dipende anche da queste aree private abbandonate, a fronte di aree pubbliche con imponenti interventi di manutenzione. Abbiamo deciso una linea dura di tolleranza zero a fronte di privati che avevano avuto due anni per ripristinare i luoghi e glielo faremo pagare».
Alfonsi: «Sfasci illegali, non saranno ricollocati»
«Questi autodemolitori - ha ribadito Alfonsi - non verranno ricollocati. Stiamo parlando di attività che non hanno un titolo per la ricollocazione perché non potevano più operare. L'ultima autorizzazione di questi autodemolitori risale al 2018 quindi siamo di fronte a una situazione di illegalità . Abbiamo provato come Comune di Roma a trovare un'area dove fare un impianto di autodemolizione, nell'ottica dell'economia circolare, e avevamo proposto La Barbuta. Il ministero della Cultura però ci ha completamente bocciato questa ipotesi dicendo che quello è il parco migliore del mondo... e noi non abbiamo alternative. Quindi il Comune non si fa carico di questo compito, che peraltro non gli compete. La Barbuta era l'unico spazio con un vincolo che poteva essere superato e soprattutto è un territorio che era molto malamente usato, e per essere utilizzato eventualmente come parco avrebbe bisogno di importanti bonifiche».
La rinascita del parco di Centocelle
La bonifica degli sfasciacarrozze andati a fuoco è solo uno degli step messi in atto dal Campidoglio per la rinascita del parco di Centocelle. Due gli interventi importanti avviati nell'ultimo anno: il primo settembre scorso è stato perfezionato l'atto di esproprio dell'area dell’ex distributore Agip, che grazie alle risorse di Roma Next Generation – Caput Mundi diventerà un ecomuseo urbano e la porta d’ingresso al parco, con la valorizzazione dell’area archeologica Villa della Piscina. E a febbraio di quest'anno è stato presentato il masterplan degli interventi che nel prossimo biennio trasformerà il volto del parco archeologico di Centocelle con un grande playground, campi da basket, da tennis e da pallavolo, corsie per l'atletica e tavoli da ping pong. E poi nuove attrezzature, aree per i pic-nic, una piazza per spettacoli o eventi all'aperto, e nuove alberature. Il tutto per un investimento complessivo di circa 10 milioni di euro. La nuova area ludico-sportiva è quasi pronta ed entro un mese partiranno gli interventi per la realizzazione dei viali e dei nuovi accessi da viale Togliatti e da via Santi Romano.
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